Carabinieri scoprono altri otto “furbetti del cartellino” fra i dipendenti regionali
La Procura della Repubblica di Gorizia ha emesso quattordici avvisi di conclusione indagini, notificati ad altrettanti dipendenti regionali accusati di essere “furbetti del cartellino”.
Le indagini svolte dai Carabinieri della compagnia di Gorizia, guidati dal tenente colonnello Pasquale Starace, erano cominciate ad aprile del 2016 e si erano protratte sino a dicembre. In quei mesi i militari avevano sorvegliato i dipendenti con delle telecamere nascoste, oltre che con appostamenti e pedinamenti.
Le indagini hanno portato alla luce una serie di comportamenti gravemente negligenti messi in atto dai dipendenti: alcuni di essi, in orario di lavoro, si recavano a fare acquisti mentre altri, sempre dopo aver timbrato il cartellino, si allontanavano dal posto di lavoro per andare a fare benzina nella vicina Slovenia o persino una puntata ai tavoli del casinò. A settembre un dipendente aveva persino trascorso il pomeriggio fra gli stand culinari di “Gusti di frontiera”, invece che dietro la scrivania.
Il 6 luglio scorso i militari dell’Arma di Gorizia avevano già notificato sei provvedimenti cautelari di interdizione assoluta per otto mesi dall’esercizio dei pubblici uffici a carico di altrettanti dipendenti, che svolgevano la loro attività lavorativa nella sede distaccata di Gorizia; a questi se ne sono ora aggiunti altri otto, emessi sempre con la medesima motivazione e che portano il totale a quattordici.
Il danno stimato alle casse della Regione non è ancora stato quantificato con esattezza, ma si presume possa ammontare a qualche migliaia di Euro per ciascuno dei quattordici furbetti.