Tournée in Friuli per “Ce crodistu di fâ?!”
Le repliche della produzione del Teatri Stabil Furlan saranno ospitate da alcune realtà imprenditoriali del territorio
UDINE – “Ce crodistu di fâ?!” in tournée in Friuli. Lo spettacolo, trasposizione in friulano della pièce in lingua frisona “Wat Soesto!” (questo il titolo originale), dopo il successo riscosso al teatro Luigi Bon di Colugna, dove è andata in scena la prima, torna per una serie di repliche ospitate da alcune realtà imprenditoriali del territorio.
TUTTE LE DATE – La produzione del Teatri Stabil Furlan inizierà il suo viaggio in Friuli – grazie all’appoggio dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi in Italia, in collaborazione con “Naturalmente da latte friulano”, Cospalat FVG e Compagnia Pier21 – sabato 15 giugno, alle 19, all’azienda agricola Peresson a Piano d’Arta (ad Arta Terme, località Alzeri). Il giorno seguente, domenica 16 giugno, sempre alle 19, appuntamento allo spaccio Cospalat Ipplis, in località Casali Braide (Ipplis di Premariacco). A seguire, il 6 luglio, alle 19, lo spettacolo sarà accolto dallo spaccio Cospalat di Enemonzo. L’ultima data in calendario è invece quella di domenica 7 luglio, alle 19, allo spaccio Cospalat di Fontanabona.
LO SPETTACOLO – “Ce crodistu di fâ!” è un monologo in commedia, con battute folgoranti, tradotte, nella versione friulana, da Serena Fogolini. Il protagonista è un coltivatore diretto dei nostri tempi, alle prese con l’antica tradizione contadina del lavoro della terra e con le difficoltà del mondo d’oggi: cambiamenti climatici, lavorativi, burocratici. Temi assai attuali, di spessore, ma proposti senza tralasciare momenti di ironia e riso amaro. Le scene, ricostruite esattamente sul progetto originale, permetteranno una messinscena identica alla versione in lingua frisona, diretta dallo stesso regista Jos Thie, in un rapporto inedito trans-europeo che lega nel lavoro teatrale due lingue minoritarie e due culture che hanno molte cose in comune. Interpreti della versione friulana saranno Federico Scridel e Carla Manzon.
Foto: Ce crodistu di fa (crediti di Glauco Comoretto)