Attenzione alle false polizze assicurative
“Da novembre 2023 a metà giugno 2024 sono stati oscurati 117 siti Internet di false assicurazioni. A questi si aggiungono ulteriori 96 siti abusivi che, durante l’istruttoria, sono stati spontaneamente posti off-line dai soggetti (Registrar) che ne avevano registrato il dominio, a seguito delle richieste di chiarimenti da parte dell’IVASS.” Questo è il dato che emerge dalla relazione annuale dell’IVASS appena pubblicata.
Consumatori Attivi lancia un monito: Attenzione alle truffe delle false assicurazioni soprattutto nel periodo di vacanza!
Le segnalazioni dei consumatori che giungono infatti in questo periodo all’associazione sono sostanzialmente di due tipologie:
– false assicurazioni
– assicurazioni che sistematicamente non liquidano i sinistri o li liquidano in maniera ingiustificatamente irrisoria.
Il primo fenomeno (false assicurazioni) subisce un incremento nei periodi di vacanza in quanto è più diffuso sull’on line e riguarda soprattutto assicurazioni temporanee. Usano nomi di imprese di assicurazione inesistenti o sfruttano impropriamente nomi di imprese regolari o di intermediari regolarmente iscritti. Le prospettive di risparmio sul premio richiesto vengono poi completamente annullate dal rischio di guidare senza copertura e dunque di vedersi sequestrare il veicolo o ritirare la patente di guida e di essere esposti a richieste di pagamento danni in caso di sinistro. Per riconoscere queste truffe bisogna:
1. controllare bene i dati indicati sul sito internet della compagnia assicurativa (sede, recapiti telefonici e postali, compresa la PEC, il numero e la data di iscrizione al RUI (il Registro tenuto dall’IVASS degli intermediari assicurativi e riassicurativi con sede o residenza in Italia), l’indicazione che l’intermediario è soggetto al controllo dell’IVASS. Per gli intermediari UE iscritti nell’Elenco annesso deve essere indicata anche l’eventuale sede secondaria e il possesso dell’abilitazione all’esercizio dell’attività in Italia, con indicazione dell’Autorità di vigilanza dello Stato membro d’origine).
2. controllare la corrispondenza dei dati sul RUI o sull’Elenco annesso.
3. verificare che il sito internet non sia nell’Elenco dei siti web irregolari pubblicato dall’IVASS;
4. accertarsi della presenza sul sito internet del nome dell’impresa assicurativa che emette la polizza;
5. consultare l’Elenco delle imprese italiane e l’Elenco delle imprese estere ammesse ad operare nella
r.c.auto. Tra queste deve esserci il nome anche della nostra assicurazione.
In caso contrario è una truffa!
L’altro caso che ci viene segnalato è invece quello di assicurazioni RCA che tendono sistematicamente a non liquidare in caso di sinistro il danno oppure a riconoscere un risarcimento molto basso alla luce di un asserito concorso di colpa o inesistente o molto più lieve di quello che la compagnia vorrebbe far apparire.
In questi casi è importante poter documentare anche con prove testimoniali, documentali e fotografiche il sinistro, la sua dinamica e il costo dei danni così da poter contestare la posizione dell’impresa di assicurazioni.
In tutti i casi è bene segnalare anche all’IVASS il caso affinchè questa possa effettuare gli opportuni accertamenti e stimolare una risoluzione del caso. Spiace constatare però come nel settore assicurativo. a differenza di quello bancario e finanziario, non sia stato ancora adottato un sistema di risoluzione delle controversie che eviti al cittadino di dover ricorrere alla giustizia ordinaria con costi e tempi spesso troppo impegnativi e che disincentivano la tutela.
In caso di truffe invece è necessario rivolgersi oltre che all’IVASS anche alle forze dell’ordine denunciando l’accaduto così da permettere l’avvio delle necessarie indagini.
Avv. Barbara Puschiasis
Presidente di Consumatori Attivi