Flessione per la metalmeccanica del FVG
Raffreddamento dell’export, necessario un riposizionamento sui mercati globali
Report Osservatorio della Metalmeccanica FVG 1° semestre 2024
Il presidente del Cluster della metalmeccanica Barel: “Necessari nuovi strumenti e strutture commerciali”
Il direttore Maisto: “La capacità di adattamento e la prontezza nell’implementare nuove strategie saranno determinanti per il rilancio della nostra industria”
La fotografia del primo semestre 2024
La metalmeccanica friulana è in flessione rispetto al 2023 e in fase di riposizionamento sui mercati, anche se ancora con molte incertezze e dubbi sul futuro. È questa la fotografia scattata dal report flash del Comet relativo al primo semestre 2024, che registra un raffreddamento dell’export, storicamente trainato per il FVG dalla Germania e dal nord Europa. Il 70% di imprese prevede per il 2024 un fatturato non superiore al 2023, pessimismo legato alla brusca frenata dopo la crescita post-Covid che impatta particolarmente la meccanica FVG; un arresto non bilanciato dalla crescita dall’est Europa o Turchia, dove le imprese tedesche hanno localizzato la produzione nel ventennio precedente, e dal Nord America, USA in testa. L’Osservatorio della Metalmeccanica FVG è un progetto nato e coordinato dal Comet FVG che, in collaborazione delle Università di Trieste e Udine, Intesa Sanpaolo e Area Science Park, unisce per la prima volta differenti banche dati per monitorare il settore metalmeccanico in FVG. “Il report del primo semestre 2024 presenta una metalmeccanica in fase di riposizionamento sui mercati – commenta il presidente del Comet Sergio Barel -. Lo storico collegamento con l’Europa occidentale delle PMI metalmeccaniche del FVG, tradizionalmente al centro delle attività di acquisto delle aziende tedesche, non è più sufficiente; per lo sviluppo del comparto urge quindi guardare ai mercati di sbocco nei paesi in cui i clienti tradizionali hanno localizzato le loro produzioni. La metalmeccanica FVG si sta reinventando per cogliere le opportunità della ridefinizione delle filiere mondiali e tedesche, dotandosi di nuovi strumenti e strutture commerciali”.
I numeri dell’EXPORT
Nel complesso, il settore della metalmeccanica presenta una situazione stabile, seppure in generale calo. Rispetto alla manifattura la metalmeccanica del Fvg reagisce meglio: dal 2019 al 2023 l’export aveva retto bene fino alla battuta d’arresto, sentita solo nel primo trimestre 2024. Frenata legata a Germania, USA, Francia e UK in parte compensaa da Cile, Messico, Arabia saudita, Sud Africa, Australia. Il settore dell’elettro-meccanica del Friuli Venezia Giulia (che comprende i comparti dell’elettrotecnica, della meccanica e dei prodotti in metallo) ha superato i 5,8 miliardi di euro di esportazioni nel 2023, in crescita sia rispetto all’anno precedente sia rispetto al 2019. Il resto del manifatturiero regionale si è fermato a 12,7 miliardi di euro, quando nel 2022 aveva sfiorato i 16 miliardi di euro. Se la variazione del numero di imprese tra il 2022 e 2023 è stata similare per il settore metalmeccanico e il restante manifatturiero regionale, tra novembre 2023 e giugno 2024 si è registrato un calo, seppur contenuto, maggiore per il resto della manifattura, -2%, rispetto a -0,6% nel settore della metalmeccanica. Il campione di aziende regionali consultato dal Comet afferma di vivere una fase di riprogrammazione, anche se solo il 30% prevede un fatturato in crescita rispetto all’anno scorso. Per quanto riguarda la localizzazione delle imprese, Udine mantiene il primato assieme a Pordenone, che con il 77% delle aziende si confermano province a forte vocazione metalmeccanica.
Il futuro
“La congiuntura del primo semestre 2024 sottolinea l’importanza di esplorare nuovi mercati – aggiunge Saverio Maisto, direttore del Comet -. La nostra regione, storicamente legata all’area dell’Europa occidentale, deve ora guardare oltre e cogliere le opportunità̀ offerte dalla ridefinizione delle filiere globali, ripensando e rinnovando i propri modelli operativi. La capacità di adattamento e la prontezza nell’implementare nuove strategie saranno determinanti per il rilancio della nostra industria”. Attraverso un’attenta analisi e una visione strategica si potranno affrontare le sfide che il settore deve affrontare. “Nonostante le difficoltà, siamo fiduciosi che queste informazioni possano essere il punto di partenza per migliorare le performance nel prossimo futuro. In un contesto economico incerto, con una domanda globale in calo e un mercato dell’export in sofferenza, è essenziale riflettere profondamente sulla nostra posizione e sulle potenzialità del comparto”.