Per la prima volta il Vescovo in visita a CAFC. “Apprezzo l’impegno serio per il bene-acqua di cui vi prendete cura”
Davanti ai vertici e al personale Cafc mons. Mazzoccato ha impartito la benedizione .
Per la prima volta nella storia di CAFC un vescovo solca la soglia della public company per incontrare i vertici, il personale e il cda. “Apprezzo la qualità della vostra attività sia dal punto di vista tecnico sia professionale e l’impegno serio per un bene così vitale qual è l’acqua intesa come patrimonio sociale e simbolo per eccellenza della vita”, ha dichiarato l’arcivescovo di Udine, mons. Bruno Mazzocato accolto dal Presidente Salvatore Benigno, dal Direttore Massimo Battiston, dal personale e poi dal cda di Cafc, società leader nella gestione del Servizio Idrico Integrato nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, uno dei maggiori gestori dell’area geografica del Nord-Est.
Punto di partenza: la missione ecologica. “Tutte le religioni, non solo quella cattolica, sono accompagnate dall’emblema-acqua, immagine di purificazione e salvezza; poiché non è un bene infinito, abbiamo il dovere di prendercene cura”, ha aggiunto l’esponente della Chiesa cattolica friulana. Sulla struttura e sul personale è stata impartita la benedizione dell’arcivescovo che ha toccato con mano il modello di governance di CAFC grazie a cui l’acqua potabile, sicura, controllata e di qualità, arriva a 480 mila persone disseminate dalla costa alla montagna. “Siamo impegnati nell’attuazione del Piano di monitoraggio costante, Water Safety Plan, in accordo con tutti i gestori della nostra regione, per ricercare inquinanti emergenti che neppure la legge obbliga ancora ad individuare (ciò per assicurare un’acqua al top) – ha dichiarato Benigno – ; siamo impegnati ad ottimizzare la rete distributiva in un’ottica di infrastrutture sempre più smart con abbattimento delle perdite idriche (impianti soggetti a telecontrollo e contatori intelligenti), ad utilizzare energeticamente i rifiuti prodotti e a stanziare cospicui investimenti: il budget 2018 è pari a 24 milioni di euro. Oltre 61 milioni di euro i ricavi dell’esercizio 2017, 15 milioni di euro gli investimenti in rinnovamento di infrastrutture. Inoltre, la spinta sui programmi educazionali per incrementare i consumi responsabili.
Durante l’incontro con l’arcivescovo è stato presentato anche il volto ‘sociale’ di CAFC che attua piani di rateizzazione verso le persone in difficoltà economiche anche a causa della perdita del lavoro e ha introdotto anche il Bonus sociale idrico per i soggetti e le famiglie che si trovano in situazioni critiche ed è stata ribadito l’attenzione alla sicurezza dei lavoratori: “Massima attenzione alle risorse umane, con una forte spinta alla professionalizzazione degli impiegati e dei quadri direttivi, ed una assoluta cura ad operare in sicurezza per le nostre maestranze nei cantieri di lavoro”.
NUMERI
Soci di CAFC: 125 Enti locali (121 Comuni, 3 UTI, Provincia di Udine)
4.590 km quadrati di territorio servito (di cui metà montano) 477.000 gli abitanti residenti
210.000 utenze, con 280.000 unità abitative finali servite. 15 sono le unità operative, compresi gli sportelli per il pubblico, dislocate su questo grande territorio, oltre la sede centrale di Udine.
Quasi 6.000 km di rete acquedotto 4.000 km di fognatura
oltre 470 impianti di depurazione di cui 47 sopra i 2.000 AE.
258 dipendenti (guidati da 3 dirigenti e 9 quadri), 60 donne di cui quattro fanno parte del Comitato di Direzione dell’azienda composto da 12 componenti.