Le cantine e le Città del Vino del Friuli Venezia Giulia alla sfida internazionale “Selezione del Sindaco”
A Canelli (Asti) le commissioni d’assaggio del concorso enologico, l’unico internazionale organizzato in Italia, giunto alla XVII edizione (31 maggio-3 giugno). Tra le categorie in gara anche vini Bio e vini kosher. In arrivo 82 commissari: 41 da 16 Paesi, 41 dall’Italia, il 19,50% donne
Le iscrizioni e la consegna dei vini si chiudono il 18 maggio. Per iscriversi online www.cittadelvino.it
La “Selezione del Sindaco” è il primo concorso enologico internazionale in Italia – il terzo in Europa, per numero di campioni di vino, dopo Bruxelles e Berlino – e anche l’unica competizione nata con il chiaro obiettivo di coniugare in modo stretto la qualità con il territorio. Le cantine, infatti, partecipano insieme ai Comuni, con i loro vini da vitigni autoctoni e non, biologici, ma anche kosher; una formula che valorizza l’alleanza tra produttori e amministrazioni in una logica di sinergia e sistema, secondo i principi dell’Associazione Nazionale Città del Vino, ideatrice della “Selezione del Sindaco”.
Giunto ormai alla XVII edizione il concorso si svolgerà nel 2018 a Canelli (Asti), cittadina patrimonio Unesco per la sua incredibile rete di cantine sotterranee. Nella cittadina si svolgeranno le commissioni d’assaggio composte da esperti, degustatori e buyer internazionali, dal 31 maggio al 3 giugno nei locali dell’Enoteca Regionale del Piemonte. Più precisamente saranno presenti 82 commissari, di cui 41 stranieri (da Azerbaijan, Korea, Cina, Brasile, Spagna, Francia, Romania, Russia, Portogallo, Slovacchia, Grecia, Romania, Svezia, Germania, Lussemburgo e UK) e 41 italiani (5 dal Veneto, 1 dall’Emilia Romagna, 2 dalla Valle d’Aosta, 5 dalla Toscana, 7 dal Piemonte, 2 dall’Abruzzo, 2 dalla Lombardia, 1 dal Lazio, 1 dalla Basilicata, 4 dalla Campania, 5 dalla Sicilia, 1 dalla Liguria, 1 dalle Marche, 1 dalla Calabria, 2 dalla Sardegna, 1 dalla Puglia e 1 dal Trentino). Sul totale la percentuale di commissari donne è del 19,50%.
“Il concorso è una grande occasione promozionale per i territori, non solo per le cantine, grazie a una formula consolidata che allea le Città del Vino ai produttori più virtuosi – commenta il presidente dell’Associazione Nazionale, Floriano Zambon -. Quest’anno prevediamo di superare il numero di 1.500 vini in gara e più alta sarà la partecipazione delle cantine maggiore il vantaggio promozionale per i territori e più alto il valore dei prodotti. Un interessante studio dell’associazione americana degli Economisti del Vino, divulgato lo scorso gennaio – conclude Zambon – ha rilevato infatti che nei concorsi enologici quando i vini sono premiati subiscono o possono subire aumenti di prezzo del 13 per cento. Non solo, ma con l’approvazione dell’emendamento alla legge finanziaria 2018 che riconosce l’enoturismo, le aziende vitivinicole che fanno accoglienza possono avere uno strumento in più di valorizzazione dei loro vini”.
“La storia di Canelli è da millenni legata al vino: la nostra città è il fulcro della produzione del vitigno moscato bianco Canelli da cui si producono vini piemontesi tra i più venduti e famosi al mondo: l’Asti docg, il Moscato d’Asti docg e da quest’anno l’Asti secco – aggiunge il sindaco Marco Gabusi – . Inoltre, proprio a Canelli, nel 1865 nacque il primo spumante italiano nelle cattedrali sotterranee, santuari sotto la cittadina in cui alla temperatura costante di 12–14 gradi, affidati ad amorevoli cure riposano e invecchiano i più prelibati vini e spumanti del nostro territorio; che oggi, dal 2014, è inserito tra i siti Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Anche per questo siamo entusiasti d’accogliere i migliori vini del mondo e di ospitare la Selezione del Sindaco”.
“La XVII edizione del concorso si presenta con un regolamento leggermente modificato – afferma Paolo Corbini, direttore tecnico del concorso – per precisare meglio le tipologie dei vini, soprattutto per l’area spumanti e vini frizzanti, e con una distinzione tra passiti e liquorosi, fino alla scorsa edizione considerati in un’unica categoria. Il nuovo regolamento è stato elaborato con la collaborazione del professor Vincenzo Gerbi, ordinario al Dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Università degli Studi di Torino e responsabile del comitato scientifico della Selezione del Sindaco. Inoltre – conclude Corbini – adotteremo il nostro sistema di valutazione dei vini con la nuova applicazione tramite tablet, abbandonando definitivamente carta e penna e adeguandoci ai grandi concorsi internazionali”.
Più in dettaglio, tra le categorie sarà riconosciuto ai vini kosher il premio speciale “Iter Vitis” per il ventennale dell’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa. E sono previste una sezione dedicata alle bollicine, in collaborazione con il Forum degli Spumanti del comune di Valdobbiadene (Tv), e una che valorizza esclusivamente i vini biologici e naturali nell’ambito della categoria Biodivino, organizzata con l’Associazione Città del Bio.
Anche quest’anno poi il concorso promuoverà l’internazionalizzazione dei vini premiati attraverso il coinvolgimento di vari buyer di diversi Paesi e in particolare con la presenza delle etichette con il bollino “Selezione del Sindaco” alla Fiera del Vino di Daejeon, in Corea del Sud, che si svolge all’inizio di settembre. Bollino che, però, con la nuova edizione, cambia grafica; nel 2017 ne sono stati distribuiti in totale alle cantine vincitrici oltre 160mila tra Gran Medaglia d’Oro, Medaglia d’Oro e Medaglia d’Argento, le tre tipologie di premiazione previste dal concorso.
La Selezione del Sindaco ha il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, della Regione Piemonte, dei comuni di Canelli (At) e Valdobbiadene (Tv), di OIV, UIV e Movimento Turismo del Vino, delle Città del Bio, di Iter Vitis Itinerario Culturale Europeo e di Recevin, la rete europea delle Città del Vino.
L’Istituto Alberghiero di Agliano Terme, conosciuto cone Agenzia di formazione professionale delle Colline Astigiane, metterà a disposizione 20 allievi per il servizio ai tavoli delle Commissioni internazionali, valido come esperienza didattica e formativa.