Sergio Bolzonello a Pordenone si gioca le armi migliori per ottenere la vittoria
La campagna elettorale di Sergio Bolzonello tocca il punto più caldo: ovvero casa sua. A Pordenone infatti, nel chiostro della biblioteca civica, il candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra si gioca le sue carte migliori per riuscire a ottenere il consenso. Prima ha puntato su quanto fatto da amministratore e su come lui non banalizzi con semplici slogan temi caldi come l’immigrazione e la sicurezza. Poi mette giù le sue carte migliori.
La prima è il Cro di Aviano, considerato punta di diamante in campo sanitario, con Silvia Franceschi, neo direttore scientifico, che ha raccontato l’importanza degli aiuti regionali negli investimenti per la sanità pubblica. Poi tocca al lavoro: Pietro Mancino, sindacalista, scandisce le tappe della vertenza Electrolux, da fabbrica destinata a chiudere a nuovo modello italiano. Infine la cultura, che è anche scuola, con la “necessità di ridare un ruolo agli insegnanti, di aiutare le scuole a partecipare ai bandi europei liberandole dalla burocrazia”, tutte cose che “con la proposta della scuola regionale si potrebbero realizzare” ha dichiarato lo scrittore e professore Andrea Maggi.
Il rivale numero uno, ovvero Fedriga, entra in gioco raramente. Una prima freccita arriva dal segretario del Pd Maurizio Martina: “Che questa terra e storia subiscano una omologazione alle altre regioni del nord è un errore e un pericolo. Servono persone e un progetto che uniscano locale e globale. Chi se non noi riesce a conciliare questa doppia vocazione?”. Bolzonello esprime la sua frustrazione per non poter avere un confronto con l’avvesario. Temi seri, ma in un clima familiare: la canzone dello Stato sociale in apertura e chiusura, il candidato che sistema i microfoni, qualche battuta sulla fatica di questi mesi: “Sto prendendo i funghi dell’Himalaia per stare su, roba omeopatica eh…però venerdì sera chiuderò la campagna elettorale qui e finalmente ci berremo assieme un paio di ombre”. E poi la scaramanzia: “Questi aspettano di vincere per fare il governo nazionale. Pensate cosa accadrebbe se vincessimo noi?!”.