Convivio Zorzettig: incontri di vini e di sensi
Al Relais La Collina a Ipplis (UD) torna Convivio Zorzettig, la manifestazione cultural-gastronomica fortemente voluta da Annalisa Zorzettig nel 2014 per creare un circuito virtuoso tra il mondo dell’enogastronomia e quello della cultura.
Per questa quinta edizione tra il mese di maggio e quello di giugno, prenderanno vita una serie di appuntamenti aperti al pubblico su temi che attraversano in modo trasversale il mondo del vino. Un programma di incontri che consentirà a Zorzettig di comunicare la propria identità e storia, affermando con orgoglio un proprio stile fatto di autenticità e attenzione per un modo di vivere moderno e in armonia con la natura.
Si inizia giovedì 3 maggio con l’incontro (Dire) Pane al pane e vino al vino con Sara Papa, una delle maggiori esperte in Italia di panificazione e di lievito madre. Sarà la protagonista di un corso pomeridiano di panificazione (dalle ore 14) e di una degustazione alle 19.30 Pane e salame: una fetta perfetta, i salumi della tradizione in abbinamento al pane.
Giovedì 10 maggio dalle 19.30 ci sarà il convegno Disegno Di-Vino, con il pittore e scultore friulano Paolo Falaschi e moderato dall’architetto Paolo Coretti. Una conversazione sul significato del disegno e della pittura in generale nella storia dell’uomo e, in particolare, sul ruolo simbolico, rituale, illustrativo e semiologico che, questa attività ha svolto nello sviluppo della società.
Giovedì 24 maggio sempre dalle 19.30 lo storico Alessio Persic, esperto di letteratura cristiana greca dei secoli III-V e di patrologia aquileiese, sarà il protagonista del convegno Il vino di Dio, dove si affronterà il tema di come il vino sia stato raccontato e vissuto nei testi sacri delle religioni monoteiste e di come si siano poi diffuse queste concezioni nel bacino mediterraneo. Modera Paolo Coretti.
L’ultimo incontro, in programma venerdì 8 giugno alle 19.30, dedicato al centenario della fine della Grande Guerra sarà Vita quotidiana durante la guerra e vedrà la partecipazione di Daniele Ceschi, professore di storia all’Università Ca’ Foscari di Venezia, e Idalco Zamò, alpino della Julia, classe 1926, che nel 1944 trascorse tre mesi da prigioniero nella Risiera di San Sabba. Parleranno del ruolo del vino come valore simbolico di fratellanza e di rifiuto dei conflitti, come patrimonio in grado di generare un tessuto umano e culturale.