Diversificazioni geografiche e settoriali: il ruolo della metalmeccanica FVG
I dati del report dell’Osservatorio della Metalmeccanica del FVG
In futuro le imprese del FVG aumenteranno la diversificazione geografica dei mercati di sbocco e di approvvigionamento, superando la media italiana.
Nel 2023 fatturato +22,5%, operatività con l’estero + 25,9% rispetto al pre Covid
Il presidente del Comet Barel: “Ridurre la dipendenza dai mercati tradizionali, investire in comparti ad alta regolamentazione con innovazione, competenze avanzate, visione strategica. Ok all’intelligenza artificiale per migliorare qualità, supply chain e innovazione, ma bisogna puntare a formazione e infrastrutture”.
Un settore dinamico, pronto ad affrontare le sfide legate all’innovazione e alla diversificazione. È quanto evidenzia il report dell’Osservatorio della Metalmeccanica FVG presentato dal Comet il 27 novembre a Valvasone Arzene, presso la Cantina TreZero. L’incontro si è strutturato in due tavole rotonde: nella prima, moderata dal direttore del Cluster Comet Saverio Maisto, è stato illustrato il report da Enrico Longato / Area Science Park, Anna Maria Moressa / Intesa Sanpaolo, Maria Chiarvesio / Università degli Studi di Udine, Guido Bortoluzzi / Università degli Studi di Trieste; nella seconda, moderata da Michele Valerio / Eupragma, si è dato voce alle imprese, con Stefano Picinich / Airworks Srl, Matteo Querini / Eurolls SpA, Elisa Quattrin / Meccanica Hi-Tech Srl, Alessandro Sist / Siom Srl SB. L’evento è stato organizzato in partnership con Area Science Park, Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi di Udine, Intesa Sanpaolo.
Una vocazione internazionale
Il settore metalmeccanico rappresenta il 46% della manifattura regionale, con una specializzazione elettro-meccanica (94% della metalmeccanica). Il settore, nella fotografia di novembre 2024, ha «tenuto» meglio di quanto previsto a giugno nel report flash, con 5.114 aziende (-0,3% rispetto a novembre 2023, anziché -0,7%), mentre il resto della manifattura ha mostrato un andamento in linea con le previsioni. La provincia di Udine rappresenta il 45% delle imprese regionali, territorio che più ha registrato il calo dal 2021 (-2,3%). Stabile la provincia di Pordenone, che ospita il 32% delle imprese. Forte la propensione all’internazionalizzazione (41% delle imprese); l’export è più diffuso tra le medie e grandi imprese, spesso innovative e certificate.
Diversificazione e performance economiche
Dall’indagine interna di Intesa Sanpaolo sulla sua rete commerciale, emerge che le imprese del FVG intendono aumentare la diversificazione geografica dei mercati di sbocco e di approvvigionamento, in misura maggiore rispetto alla media italiana, rafforzando così la tendenza già osservata nei dati storici degli ultimi 5 anni. Nel 2023 la crescita del fatturato a prezzi correnti rispetto al 2019 è stata del 22,5% (valori mediani), con un miglioramento della marginalità (+2 punti rispetto al 2019), trainato dall’operatività con l’estero (25,9% di crescita) e dalla partecipazione alla filiera delle costruzioni.
Strategie di diversificazione aziendale
In un mercato in rapida evoluzione, le aziende del FVG, intervistate dalle Università di Udine e Trieste, esplorano nuove strategie: alcune puntano su diversificazione geografica o settoriale per crescere o scongiurare crisi, altre rafforzano la propria presenza nei mercati attuali. Tuttavia, diversificare richiede competenze trasversali e capacità di adattarsi alle regole dei nuovi mercati non in possesso di tutte le imprese.
“Nel corso degli anni, la metalmeccanica del Friuli Venezia Giulia ha saputo conquistare un ruolo di eccellenza a livello internazionale, grazie a una tradizione solida fatta di competenze artigianali e innovazione tecnologica – ha commentato il direttore del Cluster COMET Saverio Maisto -. Tuttavia, oggi siamo chiamati a rispondere a una sfida ancora più grande: il mondo cambia a una velocità esponenziale, gli scenari globali sono complessi, e ciò che ci ha resi forti finora potrebbe non essere più sufficiente a garantire ancora successo. Abbiamo sempre fatto così, non è più una sicurezza, anzi. La capacità di adattarsi e anticipare il futuro è fondamentale. Dobbiamo guardare oltre i confini dei settori tradizionali e storici in cui siamo stati, e forse siamo ancora, leader, esplorando nuovi mercati che, pur presentandosi inizialmente come sfide, possono rivelarsi come grandi opportunità straordinarie”. Ecco perché diventa fondamentale diversificare, non solo in chiave strategica ma anche nell’immediato. “Solo abbracciando nuovi settori e mercati, continuando a collaborare con il territorio, innovare e consolidare le nostre competenze, le imprese del FVG potranno ancora essere protagoniste della nostra storia”.
“Il futuro del settore metalmeccanico del FVG dipenderà dalla capacità di combinare tradizione e innovazione, diversificando mercati e settori e integrando tecnologie emergenti. La cooperazione e il supporto del COMET saranno centrali per garantire competitività e resilienza sui mercati globali”, ha concluso il presidente del Comet Sergio Barel, ribadendo come il settore metalmeccanico del FVG stia affrontando le sfide di un contesto economico e geopolitico complesso attraverso la diversificazione geografica e settoriale, strategia chiave per ridurre la dipendenza da mercati tradizionali, come quello tedesco, e per cogliere nuove opportunità in aree con maggiore crescita (Nord Europa, Asia, Stati Uniti) grazie a competenze tecniche di nicchia e a produzioni di alta qualità), e settori regolamentati (aerospaziale, medicale, difesa). Circa l’intelligenza artificiale che sta trasformando il settore migliorando qualità, supply chain e innovazione, “richiede però investimenti in formazione e infrastrutture”. Il presidente ha chiuso invitando aziende, cluster industriali, università e istituzioni a fare rete.