ASU compie 150 anni e festeggia nel segno della sinergia con il territorio
Sarà un anno di celebrazioni, quello dell’Associazione Sportiva Udinese, una delle polisportive più antiche del Fvg e d’Italia.
Si parte con una web gallery in cui tutti potranno caricare gli scatti che hanno a casa
Udine, 09 gennaio 2025 – Un traguardo straordinario. Un “compleanno” a cui forse non avrebbero aspirato i benemeriti che ne vollero la fondazione, nel lontano 1875. Eppure l’Associazione Sportiva Udinese si appresta a festeggiare i suoi primi 150 anni. Il 10 gennaio 2025 prenderà il via un anno intero di eventi che sugelleranno il secolo e mezzo di storia di una delle società sportive più longeve non solo della regione Friuli Venezia Giulia, ma dell’Italia intera.
«Si apre domani un anno di festeggiamenti che troveranno forma e sostanza in molti appuntamenti che andremo ad annunciare di volta in volta. È una meta che ci rende orgogliosi. Per nulla scontata, se si pensa a quante cose la storia ci ha riservato dal 1875 a oggi. ASU in questi 150 anni è cresciuta e cambiata assieme alla città e al Friuli. Per rendere omaggio a questo indissolubile rapporto con il territorio, abbiamo voluto coinvolgere alcune realtà locali nelle progettualità per i 150 anni. Dalle scuole, alle istituzioni, e ovviamente, i fornitori», ha sottolineato il presidente dell’ASU, Alessandro Nutta, in occasione della conferenza stampa durante la quale sono state presentate le prime collaborazioni e i primi eventi, realizzati con il contributo del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia.
UNA GALLERIA FOTOGRAFICA WEB APERTA A TUTTI – Da segnalare innanzitutto che l’Associazione Sportiva Udinese, per coinvolgere tutti (la cittadinanza, gli ex atleti, ma non solo) in questo suo speciale genetliaco, ha deciso di implementare il suo sito web con una nuova pagina dedicata a una galleria fotografica che intende abbracciare 150 anni di storia sportiva. Entrando al suo interno, e scorrendo verso il basso, chiunque avrà la possibilità di caricare le immagini di ASU, le proprie, ma anche quelle dei nonni o dei bisnonni, e di metterle a disposizione di tutti. «La storia di ASU è intrecciata a quella di Udine e dei suoi cittadini. Sappiamo bene che è cosa comune possedere vecchi (o anche antichi) scatti che ritraggono gli atleti o momenti significativi dell’attività di ASU. C’è chi li ha ereditati, chi li ha trovati in un mercatino, chi le ha scattate da sé, quelle immagini. Ci piacerebbe poter coinvolgere tutti (anche chi è nato qui e magari ora vive all’estero) per creare un grande archivio digitale a disposizione di chiunque», ha chiarito Nutta. La galleria è stata realizzata non solo per consentire a tutti di caricare in autonomia le proprie foto sul sito (in alternativa è possibile passare alla segreteria, prenotandosi prima dal sito, e farsele scansionare), ma anche arricchire le immagini di informazioni, come in una sorta di social network in cui è possibile lasciare dei commenti. Contestualmente al caricamento delle foto, gli utenti potranno anche datarle, creando così una linea del tempo fatta di immagini. La galleria sarà poi consultabile anche per decenni, dal 1875 fino al 2010, quando l’avvento dei social network ha reso le immagini già alla portata di tutti. «Auspichiamo saranno in molti ad aderire a questo progetto, condividendo gli scatti e mettendo così insieme sempre più pezzi della storia della società, in un contenitore che sarà fruibile da chiunque», è l’invito del presidente.
UNA SERATA CON I RAGAZZI DELLO STRINGHER – In quanto ai primi festeggiamenti, si comincerà venerdì 10 gennaio 2025 con una cena di gala (a cura dell’Osteria ca’ Marian di Faugnacco) a cui parteciperanno i rappresentanti delle istituzioni, politiche e sportive, locali e nazionali. Un evento che vedrà la partecipazione attiva di 15 studenti e studentesse dell’ISIS Bonaldo Stringher di Udine: alcuni si occuperanno della sala, altri dell’accoglienza.
«La presenza degli studenti dell’indirizzo Enogastronomia e Ospitalità alberghiera dell’Istituto Stringher, nell’evento commemorativo dell’ASU, oltre a rappresentare un riconoscimento della qualità professionale raggiunta dai nostri allievi, risulta anche una bella opportunità per mettere in pratica le competenze acquisite nel percorso di studi. L’incontro tra formazione professionale e una celebrazione sportiva di rilevanza regionale concretizza un momento di visibilità per gli studenti, che hanno la possibilità di confrontarsi con ospiti di riguardo e con esperti del settore, facendo pratica sul campo. Questo tipo di esperienze contribuisce in modo significativo a rafforzare le loro competenze e ad arricchire il loro curriculum. Ringrazio l’ASU per l’invito e per l’occasione offerta ai nostri studenti», ha dichiarato il dirigente Ciro Ciotola.
«L’Istituto Stringher si è dimostrato da subito entusiasta della nostra proposta. Credo che questa esperienza con i loro studenti sarà costruttiva e arricchente per tutti. Una collaborazione che spero possa essere replicata anche in futuro, in ragione della sempre maggiore sinergia che intendiamo costruire con le realtà cittadine», ha precisato il direttore generale di ASU, Nicola Di Benedetto, sempre in occasione della conferenza stampa per il 150° anniversario.
L’evento, fissato nella memoria grazie agli scatti del Circolo fotografico friulano, aprirà con un breve spettacolo di Ana-Thema Teatro, dedicato alla storia dell’ASU e di cui verranno omaggiati anche i tesserati, in sei repliche (già sold out), previste nelle giornate dell’11 e del 12 gennaio. Una serata speciale in cui non solo si ricorderà il passato di ASU, ma nella quale si tracceranno anche le direttrici del suo futuro, accompagnati dalle immagini video della Ranofilms che presenterà il video celebrativo per i 150 anni.
UN NUOVO LOOK AL PALAPREXTA GRAZIE AI RAGAZZI DEL SELLO – Gli ospiti troveranno una sede rinnovata: pareti messe a nuovo con una punta di colore in più e, soprattutto, adornate dalle tavole realizzate dagli studenti delle classi 4C, 4D, 5C, 5G, dell’indirizzo arti figurative, del Liceo Artistico Giovanni Sello di Udine. Alle quattro sezioni, nei mesi scorsi, è stato assegnato il compito di scegliere una delle attività svolte in ASU e di darne una propria interpretazione pittorica, lasciando spazio alla fantasia. Le studentesse e gli studenti hanno quindi raccolto le informazioni necessarie, e hanno cominciato a lavorare sui bozzetti. La commissione ha poi scelto 20 tavole che sono state stampate, grazie al contributo di Tavano trasporti, e che ora colorano in modo unico le pareti del PalaPrexta. «Siamo a dir poco entusiasti di quella rinnova collaborazione con il Sello – ha spiegato il direttore generale di ASU, Nicola Di Benedetto – i ragazzi sono stati tutti bravissimi, la scelta finale non è stata per nulla facile. Mi sento di ringraziare tutti per l’impegno profuso e per la qualità dei lavori presentati. Ma anche per la sensibilità dimostrata nel rappresentare, ad esempio, lo sport nella disabilità. Un grazie va anche ai docenti che hanno coordinato il lavoro dei ragazzi e che li hanno guidati (Massimiliano Busan, Maria Elisabetta Novello, Anna Pontel, Lorenza Zuliani) e alla dirigente Rossella Rizzatto per aver accolto la nostra proposta di collaborazione. Un plauso particolare ai selezionati, ma davvero Bravi tutti». Le tavole scelte dalla commissione sono quelle di Desi Pavan; Cosimo Isaiah Kreft Pascolini; Maya Valentinuz (Classe 4C); Caterina Babbini; Ilaria Moretuzzo; Margot Zanette (Classe 4D); Eleonora Blasizza; Marija Curidori; Arianna Del Negro; Sandra Claudia Ficco; Egzona Frangu; Davide Iuretigh; Aurora Patella; Samuel Sgrazzutti; Maria Vallerugo; Sara Valoppi; Lucrezia Visintin (Classe 5C); Nicole Moznich; Miriam Petozzi; Nicole Pieniz (Classe 5G).
«Il nostro Istituto ha accolto con entusiasmo la proposta di collaborazione avanzata da ASU, riteniamo che sia di fondamentale importanza creare una rete con il territorio e, soprattutto, offrire ai nostri allievi l’opportunità di mettersi in gioco. Lavorare con un committente reale rappresenta un’esperienza formativa preziosa, che ha permesso di sviluppare un progetto creativo incentrato sul tema dello Sport. Lo Sport non solo promuove la socializzazione e l’integrazione sociale, ma insegna anche l’importanza del lavoro di squadra e della collaborazione, valori fondamentali per la crescita personale e professionale dei nostri studenti», ha sottolineato in una nota la dirigente del Sello, Rossella Rizzatto che, impossibilitata a essere presente alla conferenza stampa, è stata rappresentata dalla professoressa Anna Pontel.
Il 2025 per ASU apre dunque nel segno della sinergia con il territorio. Una cifra che segnerà anche i mesi a venire caratterizzati da altri importanti appuntamenti.
ASU SchermaLa storia dell’Associazione Sportiva Udinese
Era il dicembre 1874 quando un gruppo di benemeriti udinesi, presieduti dal conte Antonino di Prampero, ebbe l’idea: fondare una società sportiva a favore dei giovani udinesi. Messa a punto l’idea iniziale, nella sala maggiore del Casino, che allora aveva sede nel palazzo comunale, il 10 gennaio 1875, si riunì l’assemblea costitutiva che sancì la nascita della “Società di ginnastica e scherma”. L’11 febbraio 1875, nella seconda adunanza, ospitata sempre dal Comune, venne approvato lo Statuto redatto dai soci: avvocato Cesare Fornera, conte Francesco Caratti, ed Enrico del Fabbro. A rappresentare temporaneamente la Società, oltre al conte Antonino Di Prampero (il primo presidente della storia), vennero eletti anche Giovan Battista Tellini, l’avvocato Adolfo Centa, il cavalier Angelo De Girolami, il professor Giovanni Marinelli e U. Morandini. Il 6 marzo 1875 ci fu l’inaugurazione (seppur non solenne, per l’urgenza di iniziare le attività) della prima sede, data in concessione dal Comune: l’Oratorio dei Padri Filippini. Alla fine del 1875 la neonata “Società di ginnastica e scherma” di Udine era entrata nella vita della città e contava 179 iscritti. Da subito la nuova realtà sportiva ebbe un posto di grande rilievo nel capoluogo e nei centri della provincia.
IL PRIMO SAGGIO E IL MOTTO – Il primo saggio ebbe luogo il 2 marzo 1877, nella palestra sociale. Nell’occasione, la contessa Di Prampero, a nome delle signore udinesi, consegnò al vice presidente, Cesare Fornera, un nastro con il motto “mente sana in corpo sano”, che venne allacciato all’asta del labaro sociale, rappresentando con esso il distintivo della Società.
L’ISCRIZIONE ALLE FEDERAZIONI – Il 15 maggio 1889 il Consiglio della Società deliberò l’iscrizione alla Federazione Ginnastica d’Italia, portando così la Società nell’arengo nazionale. Nel 1892 la “Società di ginnastica e scherma” si fonde con l’Unione Ginnastica “Volere e potere”. In virtù di ciò, i 50 soci dell’Unione aderirono alla Società di ginnastica e scherma”. In quello stesso anno, il Consiglio comunale di Udine approvò, con larga maggioranza, un contributo per la costruzione di una palestra aperta, fuori da porta Aquileia, dietro lo stabile Muzzatti, da lasciare a disposizione della Società. Il 23 aprile 1893 il “campo dei giuochi ginnici” venne inaugurato in un vasto terreno tra le attuali via Cicconi, Percoto e Battistig. Per l’iscrizione alla Federazione Italiana Scherma bisognerà attendere il 1° gennaio 1909. La Società sarà la 55 ad aderire.
L’ATTIVITÁ FINO ALLA PRIMA GUERRA – Le attività sono proseguite fino all’avvento della Grande Guerra. Da ricordare la vittoria, nel 1896, del 1° Campionato Italiano di Calcio, a Treviso (di cui però non tenne conto la FIGC, nata solo nel 1898). Fra il 1906 e il 1908 vennero organizzate delle riuscitissime Accademie di Scherma. Fino al 1914 la Società di Ginnastica partecipò a tutti i concorsi ginnici nazionali, conseguendo ottimi piazzamenti e le più alte onorificenze e Varese, Piacenza, Torino, Milano e Genova. Nel 1908 venne organizzato anche il primo “Giro di Udine” di corsa e di marcia. L’anno dopo venne quindi costituita la sezione Podismo. Nel 1911, in seno alla società, nacque una sezione autonoma per il gioco del calcio da cui prese forma, più tardi, l’associazione calcio udinese: promotore e artefice ne fu Luigi Dal Dan. La Guerra era però ormai sempre più vicina. La Società, con i suoi giovani migliori non poteva non partecipare al moto irredentista. L’attività ginnico-sportiva si trasformò in preparazione pre-militare. L’attività della Società andò via via spegnendosi, per cessare nel 1916. Nella Prima Guerra Mondiale persero la vita ben 29 soci.
UN NUOVO CORSO DOPO IL 1919 – Il 28 maggio del 1919, a conflitto finito, una riunione di tutti i sodalizi presenti a Udine prima della guerra ha permesso la ripresa delle attività. In quel frangente venne deciso però un cambio di passo: alla “Società di ginnastica e scherma” vennero conglobate le altre realtà sportive udinesi. Cambiò anche il nome, divenne “Associazione Sportiva Udinese”. Presidente fu il conte Alessandro Del Torso, schermidore di valore e prestigio internazionale che rilanciò la scherma proponendo, assieme al Maestro Biaggini, l’organizzazione di una prestigiosa accademia di Maestri Italiani a Udine. La rinnovata realtà diviene da subito bandiera di tutte le attività sportive cittadine. Fiorì, dal 1920, in particolare dal ’25 e fino al 1940, anche l’atletica. Tanto che nel 1924 venne inaugurato il Campo Polisportivo “Moretti”, oggi omonimo spazio verde pubblico. Nel 1925, quando la sezione calcio si rese autonoma, quella ciclismo venne soppressa a favore del tennis, l’ASU contava 253 soci. Udine divenne uno dei maggiori centri sportivi italiani. Non di meno pregio i risultati della scherma e della ginnastica i cui atleti furono impegnati in numerosi concorsi.
LA SECONDA GUERRA MONDIALE – Durante il secondo confitto mondiale le dinamiche che coinvolsero gli atleti dell’ASU non si discostarono molto da quelle già registrate anni prima, con la Prima guerra. A conflitto finito furono 23 i caduti e molti i feriti. Alla ripresa delle attività nel 1945 Del Torso, che resse le sorti dell’ASU sin dal lontano 1919 si dimise.
DOPO GLI ANNI ’50 – Del Torso divenne presidente onorario e a sostituirlo arrivò Luigi Dal Dan. L’attività riprese con rinnovato entusiasmo. Ricominciarono i concorsi sportivi e con essi i risultati d’eccellenza. Negli anni ’50 continuarono i successi nella ginnastica, nella scherma e nell’atletica. Proprio negli anni ’50 arrivò all’ASU il Maestro Filippo Piraino e i risultati non tardarono ad arrivare. Il dopoguerra vide ancora molti cambi di vertice e nella struttura organizzativa. Nel 1975, dopo molti successi, l’atletica friulana non sarà più ASU, ma diverrà Libertas Udine. Si consolidarono quindi le sezioni di ginnastica e scherma.
I SUCCESSI DAGLI ANNI ’70 – Anche nella fase “moderna” si susseguono i successi, che restano difficili da riassumere. Si possono citare, fra i tanti: Silvano Simeon, discobolo olimpico a Monaco 1972, Silvia Libanetti e Paola Porcini, vice campionesse del mondo a squadre nella ritmica nel 1992 a Bruxelles, Alfredo Bulleri, campione del mondo under 20 di spada nel 1956 in Lussemburgo, la fiorettista Margherita Grambassi, olimpionica ad Atene 2004 con un argento a squadre e campionessa del mondo a Torino nel 2006. Nel 2021, alle Olimpiadi di Tokyo, scende in pedana anche un’atleta ASU, Alexandra Agiurgiuculese, per la ginnastica ritmica.
LE SEDI DELL’ASU DALL’INIZIO A OGGI – L’Oratorio dei Padri Filippini, prima sede dell’ASU, sorgeva tra le attuali via Vittorio Veneto, angolo via Marinelli e via della Prefettura (già contrade di Santa Maria Maddalena e dei Filippini). Un edificio che, nel 1921, è stato smantellato per fare posto all’attuale Palazzo delle Poste. La “Società ginnastica e scherma” in una fase successiva (negli anni ‘20) è stata invece ospitata dall’edificio che attualmente è sede del Comando della Guardia di Finanza di Udine, all’angolo tra via Carducci e via Giusti, rimesso a nuovo, a sue spese, dal presidente dell’epoca, il conte Antonino Del Torso. Nel dopoguerra è arrivato un ulteriore trasferimento, nelle palestre di Largo Ospedale Vecchio. Quando, dopo il terremoto del 1976, venne costruito lo Stadio Friuli, l’Associazione Sportiva Udinese ha invece trovato spazio (era il 1978) nella “sotto tribuna” dove è rimasta fino alla fine del 2011 per trasferirsi, dal 1° gennaio 2012, nel moderno palazzetto di via Lodi, oggi PalaPrexta. L’impianto attuale, concesso in gestione dal Comune di Udine, conta 3000 mq totali frazionati in tre palestre per le sezioni di ginnastica ritmica, ginnastica artistica (maschile e femminile) e scherma, una biblioteca sociale, un’area studio, magazzini e infermeria, un’ampia area verde.
Foto anteprima: la squadra udinese al IV Concorso nazionale ginnastici di Firenze (2-6 giugno 1904)