Messi al bando campi coltivati con neonicotinoidi, sono tra le cause della moria di api
Campi di mais conciati con sostanze neonicotinoidi, insetticidi neurotossici vietati e che stanno causando una moria di api e altri impollinatori. L’ipotesi di reato è quella di disastro ambientale nella sua nuova formulazione, ovvero quella di “alterazione dell’equilibrio di un ecosistema”. La richiesta della Procura nel 2015 era quella di sequestro e tale è stato il provvedimento del tribunale di Udine, la Forestale regionale ha cominciato ieri con l’esecuzione del provvedimento.
24 gli indagati, per 20 appezzamenti finiti nel mirino nella zona tra Pavia di Udine, Reana del Rojale, Fagagna, Tricesimo, Travesio, Treppo Grande, Terzo d’Aquileia, Basiliano e Campoformido. Oltre al sequestro e alla analisi per accertare in che quantità siano presenti le sostanze incrimante, è stata disposta anche la rimozione delle piante e delle sementi già conciati.
Le api, nel momento in cui sono attratte sulla pianta per il polline, entrano in contatto con la sostanza, che colpisce i loro centri neurologici, facendogli perdere l’orientamento e la strada verso il proprio alveare. Il divieto di semina riguarda mais e soia, che possono essere trattate con le sostanze illecite. Inoltre con ieri sono iniziati gli accertamenti su un pesticida chiamato Mesurol, prodotto dalla Bayer, che sarebbe anch’esso causa della moria di api. Per ora questo secondo procedimento è a carico di ignoti.