Mille studenti a teatro per ascoltare le sorelle Bucci
![](https://www.ilpais.it/wp-content/uploads/2025/02/SORELLE-BUCCI-960x640.jpg)
La testimonianza di Andra e Tatiana Bucci, le sorelle sopravvissute alla Shoah, al Teatro Giovanni da Udine in chiusura del programma per il giorno della Memoria
Tatiana Bucci e Andra Bucci sono due sorelle italiane, fiumane, di origine ebraica, superstiti di Auschwitz, dove vennero deportate quando avevano 4 e 6 anni, e sono tra le ultime testimoni dirette dell’Olocausto. La loro sopravvivenza è legata a un errore di valutazione da parte di Josef Mengele, che nella prima selezione le scambiò per gemelle e le “salvò” dalle camere a gas, destino riservato alla maggior parte dei 230 mila bambini transitati per il campo di sterminio nazista diventato simbolo della Shoah.
Dei 776 bambini italiani deportati ad Auschwitz, ne sopravvissero solo 25, tra cui le sorelle Tatiana e Andra Bucci. La loro testimonianza è preziosa e fondamentale per andare sempre più a fondo nelle terribili vicende dell’Olocausto, radicarle nella coscienza collettiva italiana e costruire sulla memoria un futuro senza divisioni e intolleranze.
A chiusura del programma di eventi per il giorno della Memoria, sabato 8 febbraio alle ore 10, il Comune di Udine ha organizzato, in collaborazione con il Centro espressione cinematografiche (CEC) e la Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, un imperdibile evento con la partecipazione Tatiana a Andra Bucci, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Sul palco del Teatrone ci sarà la moderatrice Rossella Paulitti, esperta di Shoah, per raccontare l’orrore di Auschwitz, attraverso le parole delle due sorelle e grazie anche a diverse altre testimonianze video. L’incontro, pensato principalmente per coinvolgere gli istituti scolastici udinesi, vedrà la presenza di quasi mille studenti e studentesse friulane. Sarà tuttavia possibile anche per tutta la cittadinanza prenotare i posti ancora disponibili gratuitamente per assistere all’evento. Da domani 4 febbraio sarà possibile ritirare a teatro i biglietti (massimo 2 a persona) dei posti rimanenti, che sono poco meno di 150. La biglietteria del teatro in via Trento 4 sarà aperta da martedì 4 a venerdì 7 dalle ore 16 alle ore 19 e la mattina dell’8 febbraio.
“Siamo profondamente orgogliosi di poter accogliere Tatiana e Andra Bucci a Udine e che ad ascoltarle ci sia un teatro così pieno di giovani, perché è soprattutto a loro che ci rivolgiamo con fiducia”, commenta l’Assessore alla Cultura Federico Pirone. “Durante la loro vita le sorelle Bucci hanno avuto il coraggio di raccontare ciò che avveniva nei campi nazisti e che hanno subito sulla propria pelle e su quella dei loro familiari. La loro è una testimonianza dolorosa, perché vissero la tragedia dei campi di sterminio da bambine e le difficoltà del ritorno ad una normalità. Una testimonianza – spiega Pirone – che ad oggi può allo stesso tempo rappresentare una delle più lucide analisi delle atrocità che gli ebrei, a partire dai bambini, subirono nei campi di sterminio. La loro è una testimonianza straordinaria perché che ci ricorda che la memoria rende liberi e l’indifferenza complici. Nel nostro piccolo, questo è un incontro importante e pieno di significato, un confronto che, a 80 esatti dalla liberazione di Auschwitz, può essere un antidoto efficace contro l’odio antisemita e contro ogni tipo di discriminazione e di complicità verso di esse”.
La storia delle sorelle Bucci
Scambiate per gemelle, si videro risparmiare la vita per fungere da cavie umane per gli esperimenti medici condotti dal dottor Josef Mengele. Proprio la loro vicenda in quel contesto fa di loro testimoni cruciali sul funzionamento del campo di sterminio di Auschwitz e sugli esperimenti pseudoscientifici ivi compiuti. Come tale, il caso delle sorelle Bucci è oggetto di ampia discussione storiografica, sia in Italia sia a livello internazionale.
I gemelli soprattutto godevano di trattamento speciale e venivano sempre dirottati verso una baracca che almeno temporaneamente li sottraeva a morte certa.
Tatiana e Andra Bucci nacquero a Fiume rispettivamente nel 1937 e 1939, figlie di Giovanni Bucci, cattolico, e Mira Perlow, ebrea. Anche la zia Gisella, sorella di Mira, sposò un cattolico, Eduardo De Simone, e si trasferì a Napoli, dove nacque il figlio Sergio, cugino delle sorelle Bucci che venne usato come cavia umana e poi ucciso nella strage di Bullenhuser Damm.
Dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943, la Repubblica Sociale Italiana sottomessa all’occupazione nazista ordinò l’arresto degli ebrei. Il 28 marzo 1944, a seguito di una denuncia, le sorelle Bucci, la madre, la zia, il cugino Sergio e altri familiari furono catturati. Dopo una breve sosta alla Risiera di San Sabba, vennero deportati ad Auschwitz-Birkenau. La nonna venne immediatamente uccisa, mentre le bambine furono trasferite nel Kinderblock, la baracca dove erano tenuti prigionieri i bambini destinati agli esperimenti di Josef Mengele. Grazie al loro aspetto simile, furono scambiate per gemelle e questo le salvò dalla camera a gas. Nel campo, come hanno ricordato loro stesse più volte, sopravvissero grazie al sostegno reciproco e all’aiuto di alcuni prigionieri.
Dopo la liberazione di Auschwitz il 27 gennaio 1945, le sorelle furono trasferite in un orfanotrofio in Cecoslovacchia, poi in Inghilterra, dove vissero per un anno a Lingfield, in un centro di accoglienza per orfani di guerra. Lì trovarono affetto e protezione, nella certezza che la madre fosse morta. Nel frattempo, Mira Perlow, sopravvissuta, le cercava con l’aiuto della Croce Rossa e soltanto nel dicembre 1946, quasi due anni dopo la liberazione, riuscì a rintracciarle.
Per anni, in famiglia si evitò di parlare di Auschwitz e solo in età adulta Andra e Tatiana iniziarono a testimoniare la loro esperienza, diventando tra le principali testimoni attive della Shoah. Oggi sono tra le più importanti voci della memoria dell’Olocausto, impegnate nella divulgazione e nella testimonianza storica.