Udine, Fontanini e l’integrazione dei migranti attraverso il lavoro: “Possono diventare utili per tutta la comunità”
Far tagliare l’erba e pulire le strade ai richiedenti asilo ospiti della Cavarzerani. E’ questa l’ultima proposta di Pietro Fontanini. Dopo aver promesso in campagna elettorale un giro di vite sulla questione dei migranti, il neoeletto sindaco di Udine è passato dalle parole ai fatti.
Un modo, quello pensato da Fontanini, per far lavorare i profughi evitando così che possano vagabondare per il centro città. “La pulizia dei parchi è una priorità della città. Udine deve essere bella pulita ed ordinata. La cura del verde e delle strade è il primo biglietto da visita che mostriamo a chi arriva a Udine. Dato che le cooperative impiegate hanno bisogno di un supporto ho pensato che impiegare i profughi possa essere un’idea valevole. Ora questi ragazzi sono costretti a passare la giornata senza fare nulla, piazzandosi nei parchi o nelle piazze. Ora possono diventare utili per tutta la comunità sfalciando l’erba, svuotando i cestini dell’immondizia. Un modo per loro di tenersi occupati e per noi di evitare il degrado della nostra città”.
Un’idea che il sindaco vuole concretizzare al più presto. In questi giorni Fontanini ha mosso i primi passi, con i dirigenti comunali, per la creazione di un regolamento preciso. Regolamento che dovrebbe prevedere diverse squadre impegnato, ognuna composta da otto persone, che daranno supporto alle cooperative ad oggi impiegate sul territorio cittadino.