Patto per l’Autonomia richiede “l’istituzione di una commissione d’inchiesta sui rapporti Stato – Regione”
Nel corso di una conferenza stampa, svoltasi questa mattina presso la sala “Kugy” nella sede della Regione a Udine, i Consiglieri regionali del Patto per l’Autonomia hanno illustrato la mozione presentata in Consiglio Regionale e volta ad istituire una commissione d’inchiesta sui rapporti finanziari intercorsi fra Stato e regione negli ultimi 10 anni.
«È necessario ricostruire la storia di questo decennio per quanto riguarda i rapporti finanziari tra Stato e regione Friuli – Venezia Giulia – hanno spiegato i Consiglieri Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli – affinché il Consiglio e la Giunta regionali appena insediati possano affrontare una situazione che di fatto è sfuggita di mano e che non è mai stata descritta e percepita in tutte le sue componenti».
Tramite l’opera della commissione, che dovrà essere approvata dal Presidente Romoli, i Consiglieri del Patto intendono approfondire i rapporti economici fra Stato e Regione scaturiti dagli accordi “Tondo – Tremonti” e “Serracchiani – Padoan” che hanno pesantemente inciso sulla capacità di spesa della Regione.
«La commissione d’inchiesta – ha poi sottolineato Moretuzzo – non deve essere intesa come un processo all’operato delle precedenti Giunte, ma deve servire a far luce sul reale stato dei conti pubblici della Regione.
Secondo la Corte dei Conti, per il biennio 2015 – 16 la Regione ha visto le entrate ridursi di oltre 2 miliardi di Euro rispetto alle reali competenza. Si tratta di aspetti fondamentali e che devono essere chiariti al più presto: riteniamo sia nell’interesso di tutti far luce sulla questione, perciò siamo disponibili a collaborare con tutti i gruppi consiliari che vorranno agevolare l’operato della commissione».
Nelle intenzioni dei proponenti, la commssione porterà ad una nuova stagione di contrattualità fra Stato e FVG, volta a mantenere (e possibilmente ampliare) la specialità regionale.
Una specialità che, inevitabilmente, dipende anche dalle risorse finanziare a disposizione (e che devono dunque essere contabilizzate con precisione) ma anche dalle politiche finanziarie che verranno intraprese a livello nazionale. Le misure previste dal cosiddetto “Bonus Renzi” hanno infatti pesato per circa 100 milioni di Euro sul bilancio regionale, mentre, quelle previste dal contratto Lega – M5S per l’ormai naufragato “Governo del cambiamento” avrebbero avuto un impatto stimato in circa 800 milioni di Euro.
«Come sosteneva il compianto Presidente Comelli – ha concluso Massimo Moretuzzo – l’autonomia e la specialità della Regione sono una cosa straordinaria ma senza risorse difficilmente possono essere esercitate.
Come sostenuto in campagna elettorale, noi del Patto per l’Autonomia vogliamo essere i “guardiani” di queste caratteristiche fondamentali della Regione, ed in quest’ottica va inquadrata la nostra richiesta».