Fedriga presenta le linee programmatiche di governo: “Sbaglierò ma farò tutto quello che ho promesso”
Salute, immigrazione, Uti. Sono alcuni ambiti in cui il Presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga, intende intervenire con priorità. Lo ha ribadito oggi durante la presentazione delle linee programmatiche di governo in Consiglio regionale. Diverse le parole chiave elencate: “dialogo”, e “non imposizione”, per raggiungere gli obiettivi “migliori”; “collaborazione” con maggioranza e opposizione; “razionalizzazione e semplificazione” della macchina amministrativa. E in generale “impegno” ed “errori”. “Mi impegnerò – ha detto a conclusione di un discorso lungo 18 pagine – perché, per indole e formazione, credo che ogni risultato debba essere conseguito con il sacrifico e con il lavoro”. Ma “per fare tutto questo sbaglierò”, ha ammesso, “perché solo l’inerzia non si accompagna a errori”. Tra gli interventi presentati – oltre alla modifica della riforma sanitaria e delle Uti e lo stop, in ambito di immigrazione, all’accoglienza diffusa – anche la riduzione dell’Irap per il traino dell’economia.
“Nonostante i dieci anni di attività alla Camera dei Deputati – ha affermato Fedriga in apertura – prendere la parola oggi, in quest’Aula, è per me motivo di profonda emozione. Un’emozione che deriva dall’orgoglio di poter servire la mia terra, ma anche dalla consapevolezza di dover affrontare un compito che, per natura e contesto, reca in dote molti più oneri che onori”.
Prima di addentrarsi nell’illustrazione delle linee guida del programma, il governatore ha ringraziato “i cittadini del Friuli Venezia Giulia che, con il loro voto, hanno deciso di riporre la loro fiducia in me e nella coalizione che mi sostiene. Un’ulteriore responsabilità, quella di non tradirla, si somma dunque alle precedenti”.
“Una certezza – ha proseguito Fedriga – corre in mio soccorso: quella di non essere solo. Se, in tale prospettiva, citare la Giunta, il Consiglio e tutti gli organi istituzionali appare pleonastico, ritengo invece doveroso spendere una parola per gli Uffici. Su due cose posso infatti dirmi sicuro: la competenza e la disponibilità di chi, nell’ombra e mai sufficientemente ringraziato, permette all’ingranaggio di funzionare e a noi amministratori di poter dare seguito agli impegni assunti con gli elettori”.
Fedriga ha quindi affermato che “nessun programma di governo può prescindere, ancor prima che dalle questioni di merito, da quelle di metodo”. A questo proposito, il governatore ha sottolineato che “gli obiettivi migliori si raggiungono attraverso il dialogo e non con le imposizioni. Un rapporto costruttivo, mirato a riportare serenità nelle istituzioni e a ricucire gli strappi tra la politica e una società sempre più sfiduciata”.
Chiedendo, in conclusione di premessa, “la massima collaborazione tanto alla maggioranza quanto all’opposizione, nell’evidente ed esclusivo interesse del Friuli Venezia Giulia”, Fedriga ha spiegato quanto sia “fondamentale prendere coscienza che, oggi più di ieri, la funzione della mano pubblica non possa limitarsi a fare freddamente proprie le istanze del territorio ma debba svilupparsi attraverso l’incentivazione di un costante interscambio con i cittadini, le imprese e le categorie economiche al fine di soppesare ogni azione sulla bilancia di chi andrà realmente a incassare i dividendi o a pagare gli interessi sulle decisioni assunte a livello politico”.