L’Uti della Carnia collaborerà con i Comuni per arginare il problema dei gatti randagi
L’Uti della Carnia propone ai Comuni di far partire un censimento e la sterilizzazione delle grandi colonie di gatti randagi presenti sul territorio. L’iniziativa è nata a causa del numero sempre crescente di nuovi gatti randagi a Tolmezzo e nell’Alto Friuli. La preoccupazione è per la salute dei gelini, che lasciati a sè stessi potrebbero contrarre gravi malattie. L’Uti della Carnia effettua già oggi, per conto di 43 Comuni dell’Alto Friuli, il servizio di gestione del canile comprensoriale di Tolmezzo e per conto dell’Aas3 il servizio di cattura degli animali vaganti. Ora si propone di agire anche su questo fronte, in quanto una gestione associata del servizio di censimento delle colonie feline e sterilizzazioni chirurgiche per il controllo delle nascite nei gatti che vivono in libertà permetterebbe di armonizzare le attività in tutti i Comuni.
L’Uti individuerà i soggetti a cui affidare il censimento delle colonie feline e le sterilizzazioni chirurgiche dei gatti appartenenti alle colonie feline censite, effettuerà la registrazione nella banca dati regionale e la mappatura delle colonie feline e coordinerà le attività inerenti il servizio, assumendosi le relative responsabilità e i necessari controlli. I Comuni collaboreranno con l’Uti alla corretta gestione del servizio nominando un referente interno all’amministrazione comunale con compiti informativi. La prima convenzione durerà fino a fine 2020 a partire dalla data di sottoscrizione.