Immobiliare: vendite stabili. A Udine + 5,9% nel 2017. Dopo il boom a doppia cifra del 2016 il mercato si conferma in crescita
Udine in linea con il resto d’Italia. Bene Tarvisio e anche la new entry Sappada. Si conferma Lignano. Soffrono Carnia e Valli del Natisone. Brusco calo delle compravendite di uffici. Riparte invece l’economia con terreni e capannoni. A Udine via Cividale e Borgo Stazione “buchi neri”.
È un anniversario con il sorriso quello delll’Osservatorio Immobiliare FIAIP che festeggia il ventesimo anniversario dalla prima edizione confermando la crescita delle compravendite in Regione e in particolare in provincia di Udine. La Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionali dal 1998 raccoglie i dati delle compravendite e delle affittanze per i vari comparti, tracciando un quadro dei valori di riferimento che poi diventano uno strumento indispensabile per quotazioni e lavoro quotidiano di tutti gli operatori del settore “ casa”.
I dati presentati lo scorso venerdì in Camera di Commercio a Udine, illustrati dal presidente provinciale FIAIP Claudio Bernardis, vedono ancora il segno più per il 2017. +5,7 % in FVG , +5,1% in provincia di Udine e +5,9% nel comune capoluogo.
All’intervento relativo ai numeri del mercato immobiliare locale, anticipato dai saluti del presidente Fiaip FVG Leonardo Piccoli e dal presidente della Camera di Commercio Giovanni Da Pozzo, è seguito un momento di approfondimento che ha coinvolto il sindaco di Udine Pietro Fontanini, il vicepresidente della Regione Riccardo Riccardi, il segretario nazionale FIAIP Fabrizio Segalerba, l’imprenditore del settore edile Gianluca Zanutta e il responsabile retail di FriulAdria Crédit Agricole Davide Goldoni.
II 2017 conferma la crescita del mercato immobiliare registrando però un calo rispetto alla crescita record fatta registrare nel 2016 (addirittura in doppia cifra, +18%). Il mercato quindi rimane in salute: dopo un’annata eccezionale si è assestato su percentuali che gli operatori ritengono definitive. Il +5,1% della provincia di Udine riflette il dato nazionale (4,9%), mentre Udine città se la cava meglio con il 5,9%.
Secondo le stime FIAIP il 2018 potrebbe chiudersi con il superamento della “soglia” di salute del comparto, fissata a 13.000 compravendite in FVG.
Anche il commerciale registra un dato in linea rispetto allo scorso anno, restando positivo in provincia di Udine. In sofferenza invece il terziario, mentre la crescita relativa a capannoni e produttivo conferma la ripresa, seppur lenta, dell’economia.
Cresce anche il numero dei mutui erogati dalle banche. I tassi molto bassi che continuano a venire proposti dagli istituti di credito incentivano i clienti all’acquisto, con una preferenza per immobili di piccole e medie dimensioni piuttosto “stagionati” e bisognosi di una riqualificazione soprattutto dal punto di vista energetico.
“Questo é il tasto dolente” sottolinea Bernardis. “Mutui a tassi iper agevolati e prezzo dell’usato abbordabile aiutano le vendite, ma il nostro patrimonio immobiliare risulta spesso vetusto e poco curato, necessita di interventi di riqualificazione e recupero ed in questo senso deve continuare l’azione del legislatore. I proprietari spesso ritengono di possedere un bene prezioso solo per il fatto di aver ereditato un appartamento degli anni 60 o 70, con finiture e impianti dell’epoca, senza alcun intervento. Non è così e anche il nostro ruolo di intermediatori professionali deve insistere su questo punto. Ad esempio le locazioni, che hanno un dato coerente con le vendite, potrebbero beneficiarne. Se la Regione farà il suo, noi faremo il nostro.”
I valori del mercato medi per la città di Udine confermano la richiesta per il centro storico (intorno 3.000 / 3.500 euro al metro quadro per il nuovo) e le zone prossime al centro a nord e ovest. Per il secondo anno consecutivo ancora in calo i valori delle aree limitrofe a Borgo Stazione (intorno ai 1.550 euro per il nuovo e le periferie est e sud (sotto i 1.800 per il nuovo). I quartieri vicino alla stazione e a Via Cividale sono diventati delle vere e proprie “zavorre” per proprietari e intermediari: urge una riqualificazione negli scopi urbanistici e nel mantenimento dei beni pubblici.
Ottime le possibilità che vengono offerte dall’acquisto di un immobile da ristrutturare: in varie zone della città si può acquistare spendendo da un minimo di 350 a un massimo di 1.600 in pieno centro storico.
Le locazioni scendono leggermente rispetto all’anno passato, in centro storico pedonale servono dai 9 ai 12 euro al metro quadro per l’arredato, mentre per il semicentro ne bastano circa 6,50. Più economica la scelta delle zone nord e ovest con 6 euro a metro quadro, a sud e est invece ci si ferma a 4,50.
Un altro dato riguarda il valore medio dei mutui erogati, identico all’anno precedente: l’importo medio finanziato – in Italia – è di 119.000 euro, con una durata di 22 anni. Soffre quindi ancora il nuovo (percepito sempre come troppo caro) ma anche l’usato che non viene valorizzato adeguatamente per le considerazioni fatte in precedenza.
Per quel che riguarda invece i dati relativi al resto della Regione, segno negativo per la Carnia e le Valli del Natisone, che confermano spopolamento e crisi. Crescono invece le località turistiche: segnali positivi soprattutto dal mare e da Lignano e si riprende alla grande il Tarvisiano. Ottimo risultato anche per i valori della new entry Sappada, il nuovo si attesta sui 3.500 euro al metro quadro.