Autovie: Castagna risponde a Cna “finire prima i lavori il nostro obiettivo. No a soluzioni fantasiose e inutili”
Costruire la terza corsia della A4, lavorando a traffico aperto è un’operazione complessa e delicata. Perché comporta disagi per la circolazione da un lato e richiede un’attenzione spasmodica alla sicurezza di chi transita ma anche di chi lavora nei cantieri dall’altro.
Un’opera infrastrutturale fra le più importanti in Italia che comporta un impegno economico di oltre 1 miliardo e 900 milioni di cui ne sono già stati impegnati più di 1 miliardo e 350 milioni.
Autovie Venete sta accelerando al massimo i lavori – e questa è la misura più importante di tutte, non quelle fantasiose e impraticabili continuamente suggerite – per poter concludere il tratto più delicato, da Portogruaro a Palmanova, il prima possibile. Queste le date-obiettivo: entro l’inizio del 2020 il nodo di Palmanova, prima dell’estate 2020 il tratto Gonars-Alvisopoli; entro la fine del 2020 il tratto Alvisopoli-Portogruaro
E questo grazie a turni di lavoro intensissimi, demolizioni e ricostruzioni notturne, capacità professionali delle maestranze elevatissime.
Un esempio per tutti: il nuovo ponte sul fiume Tagliamento, due campate da 1 chilometro e mezzo l’una (la prima, in meno di un anno è già arrivata a due terzi) con 38 piloni e oltre 300 pali. “Ecco, questo è il lavoro che stiamo facendo – afferma il presidente di Autovie Venete Maurizio Castagna – per dotare non solo il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, ma tutto il Paese, di un’infrastruttura adeguata alla crescente domanda di mobilità”. “Mi rendo conto dei disagi correlati all’intervento – prosegue – ma al di là di ogni polemica ci tengo a precisare che stiamo facendo tutto, ma proprio tutto il possibile per ridurre le difficoltà. Gli incidenti, che sono la causa prima delle congestioni e delle code, sono dovuti a una guida non corretta – e uso un eufemismo – non certo alla presenza dei cantieri. Se una corsia è più stretta, devo andare più piano e infatti ci sono i limiti più bassi”. Per quanto riguarda le azioni da mettere in atto, Castagna ricorda che una parte – condivisa con gli autotrasportatori e soprattutto con la Polizia Stradale – sono state già adottate “dai cartelli per il rispetto della distanza di sicurezza all’incremento delle pattuglie in servizio, dai limiti di velocità e di sorpasso al potenziamento dell’informazione, fino al “filtraggio”, nelle situazioni più critiche, dei mezzi pesanti, mentre altre sono in fase di test prima di essere adottate”. “Ciò che non mi stancherò mai di dire – ribadisce Castagna – confortato in ciò da tutte le più recenti statistiche, è che gli incidenti sono causati in primis dalla distrazione: uso di smartphone e tablet alla guida, abuso di sostanze alcoliche, eccesso di velocità, non rispetto dei limiti. Lo riconosce lo stesso presidente di Cna Quaini. Non è un caso che la maggior parte degli incidenti siano tamponamenti. Nessun rallentamento né alcun segno di frenata. Cosa vuol dire è facile immaginarlo: chi guida non stava guardando la strada”. Un’ultima considerazione Castagna la riserva all’estate in arrivo “abbiamo potenziato tutto – sottolinea – forze in campo, segnaletica, informazione. A tutte le strutture alberghiere di Jesolo, Caorle, Bibione, Grado e Lignano distribuiremo pieghevoli informativi in più lingue, c’è il numero verde 800 99 60 99, è stata migliorata la app InfoViaggiando (offre le informazioni da Trieste a Brescia in tempo reale), c’è il notiziario sul traffico vocale e un network radiofonico che trasmette le news sempre aggiornate. Se altro c’è da fare lo faremo, non c’è dubbio, ma la collaborazione degli utenti resta l’elemento più importante”.