FI: Piccin, su CCIAA il Consiglio regionale non può rimanere silente
“Non si tratta di una
battaglia di una parte del territorio ma si tratta di difendere
la specialità e il rispetto per la nostra Regione. Ed il
Consiglio regionale, massimo organo istituzionale, non può
rimanere silente rispetto a questo tema e deve esprimersi con un
voto auspicabilmente bipartisan che dia forza all’esecutivo e al
Presidente per portare a casa la competenza in materia di
organizzazione delle camere di commercio”.
Così Mara Piccin, consigliera regionale di Forza Italia,
definisce il suo intervento a favore del territorio pordenonese.
“E’ un tema che mi sta a cuore non da ora. Ricordo di aver
presentato una mozione nel 2015 e un progetto di legge nazionale
lo scorso anno sulla competenza della Camere di commercio poi non
discusso a causa del termine della legislatura. Presento oggi
come prima firmataria una mozione, con l’auspicio che tutti i
consiglieri la sottoscrivano direttamente o attraverso i
presidenti dei Gruppi consiliari, a caldo, rispetto all’evento di
ieri a Pordenone e che contiene buona parte dei contenuti del
documento che ieri sera il territorio della ex Provincia di
Pordenone attraverso l’adesione plenaria dei suoi Sindaci, delle
categorie economiche e di tanti cittadini hanno approvato. L’atto
impegna formalmente la Giunta e il suo presidente a fare pressing
a livello nazionale ‘affinchè venga emanato un decreto
legislativo che attribuisca alla Regione FVG competenza in
materia di organizzazione territoriale delle Camere di commercio
e ad attivarsi affinchè il Ministero dell’Economia provveda a
disporre la sospensione del procedimento di accorpamento delle
Camere di commercio di Udine e Pordenone e la prorogatio degli
organi delle due Camere per un arco temporale massimo di un anno’.
“Un atto che per altro viene incontro e rafforza l’impegno
pubblico dei 5 stelle che oggi esprimono la carica più alta di
quel Ministero.
“Credo – conclude Piccin – che su temi così importanti, ci si
debba lasciare alle spalle la campagna elettorale. Per questo
auspico che il Consiglio regionale a strettissimo giro approvi
questo documento all’unanimità a voler rivendicare la specialità
e l’autonomia di una Regione che può essere da esempio, non solo
a parole per molte altre realtà”.