CAFC consegna il primo report di sostenibilità. Appalti, 80% aggiudicati da ditte del territorio
Presidente Benigno: “Ecco lo strumento di responsabilità sociale che attesta l’ impegno di una società pubblica per il territorio e lo sviluppo delle nostre comunità, dalle ricadute economiche ai monitoraggi d’avanguardia”
Una società pubblica per una risorsa condivisa. CAFC spa consegna la prima edizione del Report di Sostenibilità, più conosciuto come Bilancio sociale, primo e unico strumento di trasparenza e comunicazione efficace. Analisi e sicurezza dell’acqua, sicurezza dei lavoratori, codice etico, welfare aziendale, parità di genere, risparmio energetico, salvaguardia dell’ambiente, programmi di monitoraggio costante del bene-acqua, indotto economico prodotto sul nostro territorio, gestione tariffe e approccio all’utenza: tutto questo è contenuto nel documento che è stato ufficializzato questo pomeriggio nella cerimonia tenutasi nella sede di viale Palmanova a Udine, alla presenza dei soci, dei rappresentanti del mondo economico, sindacale, associativo, delle associazioni dei consumatori e degli ambientalisti, oltre ai rappresentanti di numerosi Enti gestori, delle Autorità di controllo e sanitarie.
“Tutte le nostre attività – ha dichiarato il Presidente Salvatore Benigno – hanno ricadute concrete sull’economia, la tutela dell’ambiente e dell’acqua del Friuli: nel Report di sostenibilità sono presenti non solo i dati di natura economica, ma anche di natura sociale ed ambientale, declinati attraverso la parola-chiave ‘sostenibilità’: entro il 2020 CAFC diventerà autonoma nell’approvvigionamento delle energie green certificate, per non parlare poi di efficientamento energetico, infrastrutture adeguate ed eco-sostenibili, impianti sottoposti a telecontrollo ed automazioni, ottimizzazione dei processi produttivi.
Nel Bilancio sociale ampio spazio ai monitoraggi sulla qualità dell’acqua, mediante l’adozione del Piano di sicurezza delle acque (Water Safety Plan) con un attento controllo – di routine e di verifica – lungo l’intera filiera dell’acquedotto: la capacità di analisi della società è molto spinta così come la capacità di porre in essere tempestivamente tutte le contromisure. Oggi le nuove tecnologie permettono di fare emergere nell’acqua dei sotto-prodotti nocivi che prima non erano rilevabili. Importanti le ricadute economiche generate dall’attività industriale di CAFC. Nel 2017 il valore aggiunto globale lordo generato per gli stakeholder è stato pari a oltre 43 milioni di euro, in aumento di 8 milioni di euro rispetto all’esercizio 2016 con una particolare attenzione a vantaggio del sistema delle imprese ( 57% il valore generato con circa 25 milioni di euro di lavori affidati sotto forma di opere pubbliche, forniture e attività di manutenzioni), con una percentuale pari all’80 per cento degli appalti aggiudicati alle ditte del tessuto locale regionale, di cui il 65 per cento operanti in provincia di Udine.
Al centro del Report anche il benessere dei lavoratori quale patrimonio fondamentale dell’azienda, con specifici programmi per il welfare aziendale, la parità di genere con 4 donne su 12 componenti il Comitato di direzione aziendale, la forte spinta alla formazione quale momento di miglioramento continuo delle risorse umane, alla sicurezza dei dipendenti (programma Safety First), ai rigorosi protocolli di sicurezza a cui devono sottostare le ditte che lavorano con CAFC.
Si rafforzeranno i rapporti con le associazioni dei consumatori e gli ambientalisti, come pure con le Autorità ambientali e sanitarie.
La parole d’ordine è condivisione di strategie e programmi di collaborazione.