Spettacolo all’alba, in un campo di Borgo Brossana MARTEDì 10 LUGLIO, ALLE 4
10 luglio, ore 04.00 – Borgo Brossana
Inzirli/Vertigine (Italia, Bosnia ed Erzegovina)
progetto di Haris Pasovic
testo in friulano di Angelo Floramo
musiche di Dino Sukalo
coreography: Adriana Hodd
con Fabiano Fantini (actor), Dino Sukalo (guitar)
Mittelfest 2018, East West Centre Sarajevo, Hodworks, Budapest
(Music-performance-in friulano, prima assoluta)
Si “alza presto” Mittelfest martedì mattina, dove gli spettacoli prendono il via alle prime luci dell’alba, in un campo di Borgo Brossana: alle 4 tutti svegli per “Inzirli/Vertigine”, una music performance dove i protagonisti sono la luce e la mistica dell’alba friulana.
L’ambientazione, il teatro naturale, è un campo di Cividale poco prima del sorgere del sole, le parole, in friulano, sono di Angelo Floramo, autore, medievista di formazione e appassionato cultore dell’Est Europa e dei Balcani. Fabiano Fantini, attore friulano di rango, Dino Šukalo, compositore bosniaco che suona la chitarra elettrica, Adrienn Hod, coreografa ungherese, con la sua compagnia “Hodworks”, e Haris Pašovic, regista, collaborano a questa esperienza.
Un flusso di parole friulane, potenti note di chitarra elettrica e una coreografia straordinaria si fondono con il profumo delle montagne e il colore dei campi all’alba.
Un friulano che è insieme linguaggio del futuro e della nostalgia, parla nel vuoto del presente interrogando il futuro. “Questa breve poesia – scrive Floramo – è una sorta di ‘melologo’ flusso di coscienza in cui le parole sono usate sia come significato che come musica (i suoni producono una fusione sinestetica di impressioni sensoriali in una dimensione di panico, in cui archetipi e visioni provocano una sensazione di disagio. Tuttavia questa sensazione è colma di eros e bellezza la parola friulana inzirli descrive una strana sensazione di vertigine. Nell’idea che tutto ruota attorno alla coscienza sia di chi parla che di chi ascolta i due saranno legati in un insieme un ‘occhio calmo’ mentre tutto attorno a loro esplode il soggetto è un misto di storia arte paesaggi sapori delle terre friulane nei secoli dalle origini dopo il big bang a oggi in questo approccio stendhaliano letto come una sindrome friulana nei confronti di un’identità multipla dinamica parole immagini lingue si mescolano in un tessuto policromo e psichedelico che indaga nella parte più intima della memoria e fuori fino all’evidenza esplosa in cui culture mediterranee slave e germaniche creano nelle loro terre d’europa.”
Angelo Floramo
, Fantini dà voce alla solitudine , l’idea di aspettare la luce , l’alba
“Ho chiesto ad Angelo, scrittore estremamente caldo e straordinariamente profondo, di scrivere un testo filosofico in friulano. Ha creato un pezzo incantevole, Inzirli, che ha immediatamente richiamato la musica di Dino Šukalo, altrettanto inebriante sia che suoni nell’intimità di un jazz club o in un concerto rock allo stadio. Ho percorso il Parco di Via Mulinuss a Cividale del Friuli e raggiunto il bel fiume Natisone. Era chiaro che quella doveva essere la scenografia di Inzirli. Una scena incompleta senza Adrienn Hod e i suoi ballerini miracolosi.”
Haris Pašović