Caparezza incendia la piazza a Palmanova….fumo dappertutto, nessun ferito
Tanti e tutti in piedi, anche per due ore , per attenderlo e poi giunge lui istrionico cappelluto, si cambia la maglia, ogni tanto perche’ lo vuole la scenografia, e un po’ perche’ suda come il suo toro preferito. E canta instancabile per due ore tra vapori e colori. Sono venuti anche dal Veneto per ascoltarlo, i messaggi sono sempre di rottura, viva il toro abbasso il torero, non abbiate paura di quelli che vengono da Marte,Giovanna d’Arco, la casta, è stata sconfitta dalla CASTA, Gerolamo Savonarola e Giordano Bruno pure.
Il tentativo di non essere conformista tuttavia ci imprigiona, perchè siamo un po’ tutti prigionieri di qualche gabbia esistenziale e o socio-culturale. Se non c’e’ nulla di questo , la gabbia è quella politica, cioè dell’essere cittadino, che non puo’ sottrarsi alle limitazioni di velocità che ci vengono dai vari segnali stradali che troviamo nel nostro percorso.
Insomma uscire dal tunnel è un tentativo che non sempre riesce, e non occorre trasferirsi nel medio evo per incontrare le donne che non possono esprimersi o le diversità dei pensieri religiosi o politici, perchè la prigione ha sbarre lunghe e larghe, le maglie dell’inquisizione ti raggiungono ovunque e corri il rischio di finire in fumo , oppure “in fummo”.
Oggi, sembra dirci tra le righe Salvemini, questo il vero nome del pugliese,non va di moda piu’ bruciarti. Va a finire che ci fai brutta figura e ti denunciano sul giornale. E allora meglio ignorare chi parla fuori dal coro, meglio rimanga nel tunnel dove la voce non la senti. Ignorare sta allora per pietrificare.
Ma che dici? Stai zittio tanto non esisti.
vito sutto