M5S: una pdl per contrastare violenza e discriminazione
“Norme per la promozione
della cultura dell’inviolabilita’ e per il contrasto di ogni
forma di violenza e discriminazione”, questo il titolo della
prima proposta di legge presentata dai quattro consiglieri del
MoVimento 5 Stelle in Friuli Venezia Giulia, Capozzella, Dal
Zovo, Sergo e Ussai. Un segnale forte che fa capire, da subito,
il tipo di linea politica che intendono tenere i consiglieri
grillini in questa legislatura.
Le misure proposte in questa legge trovano fondamento nel
riconoscimento che ogni forma di violenza, morale, psicologica,
fisica, sessuale ed economica, costituisca una violazione dei
diritti umani fondamentali alla dignità e all’integrità fisica e
psichica delle persone e rappresenta un ostacolo al godimento del
diritto ad una cittadinanza sicura, libera e giusta.
“Questa nostra proposta”, evidenzia la consigliera Dal Zovo, “si
allinea con il lavoro fatto da alcune Regioni sul solco tracciato
dalla normativa statale che ha emanato definizioni, requisiti e
servizi dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio.
“Sottolineo specialmente la parte in cui vengono illustrati gli
obiettivi perseguiti dalla Regione e viene disciplinata la rete
antiviolenza. In particolare si prescrive che la Regione possa
costituirsi parte civile in tutti i processi celebrati sul
territorio aventi come oggetto reati che presuppongono
l’esercizio di condotte violente ai danni delle donne e dei
minori di età e di vittime di discriminazione.
“Richiamo questo punto perché – spiega Dal Zovo – come MoVimento
5 Stelle, e io in prima persona, mi sono fatta promotrice della
petizione che ha raccolto migliaia di firme affinché la nostra
Regione si costituisse parte civile in merito all’efferato
omicidio di Nadia Orlando; costituzione dichiarata a gran voce
dalla Giunta Serracchiani, che come molti loro proclami però
sembra essere rimasta lettera morta, altro punto che come M5S
vogliamo chiarire.
“Questa proposta di legge punta inoltre a promuove processi di
informazione e formazione per la cultura dell’inviolabilità,
indirizzati a studenti, insegnanti e coloro che lavorano nei
mezzi di informazione. Il rispetto verso il diverso va insegnato
da subito, dalla scuola materna. Per quanto riguarda i media
vorremmo raggiungere l’obiettivo di un’informazione che
contribuisca a promuovere la reazione e non a subire qualsiasi
forma di sopruso.
“Teniamo molto a questa proposta di legge, che avevamo già
depositato nella scorsa Legislatura, e non è un caso se ora è la
prima che presentiamo – aggiunge infine la consigliera – . Siamo
convinti infatti che le istituzioni abbiano l’obbligo di
difendere, tutelare e garantire la sicurezza dei soggetti più
deboli, ed è per questo che vogliamo ribadire in maniera concreta
che la nostra Regione è contraria a ogni forma di discriminazione
e violenza contro le persone, in particolare se perpetrata in
ragione del loro orientamento sessuale e dell’identità di genere.
“Auspichiamo pertanto – conclude Dal Zovo – che venga accolta con
la più ampia condivisione da parte dell’Aula.