Sostegno al reddito: Riccardi, Regione anticipa liquidazione
La Regione ha disposto che i Servizi sociali dei Comuni dispongano i pagamenti della Misura attiva di sostegno al reddito (Mia) per le circa 7.000 le famiglie che, ad oggi, non hanno ancora visto l’erogazione del secondo bimestre di marzo-aprile 2018.
“In questo momento è necessario mettere in opera tutto quello che è possibile fare per sopperire ai bisogni primari di queste persone”, ha dichiarato il vicepresidente e assessore alla sanità Riccardo Riccardi annunciando il provvedimento approvato questa mattina dalla III Commissione.
In Friuli Venezia Giulia sono circa 12.000 i soggetti, singoli o famiglie, che hanno diritto ad accedere alla Mia. Il bimestre di gennaio-febbraio al momento risulta erogato per quasi la totalità dei beneficiari. Per quanto riguarda invece il bimestre di marzo-aprile, per circa 5.000 domande si sta procedendo alle erogazioni mentre le restanti 7.000 sono ancora in attesa della liquidazione poichè il sistema di interscambio dati con l’Inps non consente al momento di disporre delle informazioni che permettono di ricalcolare l’Isee 2018 per chi ha avuto la Mia nel 2016.
Per rimediare alla situazione di stallo venutasi a creare la rata del bimestre di marzo-aprile verrà erogata sulla base del valore dell’Isee 2018 non ricalcolato e si provvederà in seguito a corrispondere eventuali conguagli spettanti sulla base del valore Isee corretto. Per quanto riguarda il pagamento del bimestre di maggio-giugno si confida che il sistema di interscambio dati con Inps possa superare le attuali criticità e che i pagamenti si possano concludere entro il mese agosto per tutti i beneficiari sulla base del valore Isee corretto.
Si sta provvedendo inoltre a risolvere la posizione di circa ulteriori 800 domande che risultano al momento non erogabili ancora da gennaio per errori che non consentono di disporre delle informazioni necessarie all’erogazione corretta dei bimestri.
“Dopo esserci attivati nei confronti delle società di fornitura gas e luce e verso Ater – ricorda l’assessore Riccardi – sensibilizzandole al problema, e dopo esserci confrontati con il Banco Alimentare per sincerarci della continuità della consegna di generi di prima necessità, abbiamo deciso di ampliare il nostro contributo alla situazione di precarietà che queste famiglie stanno soffrendo, chiedendo un ulteriore sforzo alla rete dei Servizi Sociali dei Comuni già impegnata nella presa in carico dei beneficiari. È questo – conclude Riccardi – anche un modo per riaffermare l’efficacia che può riscuotere la prossimità territoriale dell’assistenza sociale e sanitaria”.