Scuola: Rosolen, si cambia con una prospettiva di medio-lungo termine
“Scuola e lavoro devono essere vasi
comunicanti. Se il mercato chiede certe professionalità, spetta a
istruzione e formazione, con il coordinamento di una politica
lungimirante, dare una risposta logica e coerente. Per questo
iniziamo una serie di incontri sul territorio per concertare le
linee guida del dimensionamento della rete scolastica e della
programmazione dell’offerta formativa a partire dall’anno
2019/20”. Così Alessia Rosolen, assessore regionale al Lavoro,
Formazione, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia, nel
descrivere un percorso costituito da 5 appuntamenti: prima tappa è avvenuta
a Udine martedì 17, all’Auditorium della Regione di via
Sabbadini, seconda giovedì 19 luglio alle 9.30 a Gorizia, sala
consiliare dell’ex Provincia in corso Italia. La terza tappa,
ancora giovedì 19, alle 14.30 in piazza Oberdan a Trieste. Quarta
e quinta tappa giovedì 26 luglio: alle 8.30 a Tolmezzo, nella
sala convegni di via Carnia Libera, e alle 15 a Pordenone, nella
sala consiliare dell’ex Provincia, in largo San Giorgio. Agli
incontri, cui prenderà parte Ketty Segatti, vicedirettore
centrale della Direzione regionale competente, sono stati
invitati il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Igor
Giacomini, tutti dirigenti scolastici del territorio regionale, i
sindaci e gli assessori all’istruzione di tutti i Comuni.
“Partiamo dal territorio e ci confrontiamo con amministrazioni
comunali, dirigenti scolastici e insegnanti – spiega Rosolen –
per fare valutazioni rispetto a investimenti e interventi da
programmare nel prossimo futuro. Le linee guida del
dimensionamento della rete scolastica e della programmazione
dell’offerta formativa verranno determinate anche da una
valutazione su peculiarità territoriali e reale situazione del
tessuto sociale”.
“Come Regione a Statuto speciale – aggiunge l’assessore –
lavoreremo per potenziare le competenze previste dal Titolo V e
avviare un percorso di progressiva regionalizzazione del
comparto. Focalizzeremo altresì l’attenzione sulla congruità e
l’efficacia degli interventi sull’alternanza tra scuola e lavoro:
questo è un capitolo spesso sottovalutato, che in realtà deve
divenire un preziosissimo percorso di accesso all’occupazione. Ci
confronteremo sulla vetustà degli edifici, sulla necessità di
riqualificare alcuni plessi, sull’opportunità di avviare alcuni
corsi in zone periferiche, sulla logistica e sulle distanze che
gli studenti dovranno fronteggiare. La programmazione deve essere
ispirata ad una prospettiva di medio-lungo termine per assicurare
continuità e stabilità nel tempo all’organizzazione scolastica e
alla sua offerta formativa. Naturalmente, affronteremo anche il
tema dell’integrazione, consapevoli del fatto che si tratta di un
argomento complesso e delicato. La scuola può essere uno
straodinario strumento per abbattere le barriere, ma non deve
abdicare al suo ruolo di insostituibile punto di riferimento per
formare e crescere i nostri ragazzi”.
“Abbiamo istituti di assoluta eccellenza che devono fungere da
incentivo e paradigma da imitare. La Regione – assicura Rosolen –
sosterrà tutti i progetti che siano in grado di proiettare i
nostri giovani nel mercato del lavoro del futuro prossimo. Ci
sono professioni che cambiano e modalità lavorative che si
trasformano. La scuola deve anticipare, non inseguire
affannosamente queste dinamiche”.
L’assessore ricorda infine che “nella lettera trasmessa al
Ministero per l’Istruzione, Università e Ricerca il 20 giugno
scorso, abbiamo anticipato alcuni degli obiettivi che discuteremo
in queste giornate e indicato con puntualità e precisione gli
aspetti per i quali attendiamo risposta con largo anticipo
rispetto all’inizio della scuola: la situazione di inammissibile
incertezza nella quale versano molti insegnanti a seguito della
recente sentenza del Consiglio di Stato, la carenza cronica di
dirigenti scolastici e amministrativi e, più in generale, di
personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario e,
infine, le numerose e delicate necessità delle scuole. Da questa
serie di incontri, raccoglieremo altri elementi per migliorare la
nostra offerta didattica e formativa”.