Luigi Del Sal festeggerà il 90° compleanno con gli amici del Cenacolo Artisti di Felice Arte di Valvasone
L’ARTISTA LUIGI DEL SAL FESTEGGIA I NOVANTANNI di Vanni de Conti
L’area veneta-friulana di San Michele, Cesarolo e Bibione negli ultimi 70’anni ci ha regalato 3 importanti artisti di calibro nazionale e internazionale: Luigi Del Sal, Renzo Codognotto e Saturno Buttò, tutti viventi. Questa volta vi parlo di Del Sal e della sua veneranda età, infatti, il 27 luglio festeggerà il 90° compleanno e, gli amici del Cenacolo Artisti di Felice Arte di Valvasone, tra cui io, celebreremo con la sua presenza questo evento, per l’esattezza mercoledì 55 in occasione di un concerto nella chiesetta adiacente il centro storico. Luigi è nato il 27 luglio 1928 a Cesarolo dove tutt’ora risiede dopo aver girato un po’ di mondo e fatto mostre tra Europa e America.
Prima mostra a vent’anni a Latisana presso la biblioteca civica con riferimento come Centro Universitario in occasione di una celebrazione Laureati (club degli studenti di Latisana e d’intorni). Sono passati circa 50 anni e, di acqua sotto i ponti del Tagliamento ne è passata tanta. Del Sal nel ’48 ha preso la via di Milano in cerca di lavoro e lì ha fatto, come tutti allora, vari lavori, tra cui anche lo ‘strillone’ per i giornali, guadagnando allora, come mi ha detto, anche 1,000 lire al giorno, le agognate mille lire dalla famosa canzone. Da qui è passato a Parigi facendo le stesse cose ma con disegni e quadri appresso, Parigi allora era la capitale della cultura e qui ha conosciuto e collaborato con molti artisti. Lui mirava principalmente a Picasso ma in quel periodo il grande artista non era in Francia, ma lo conoscerà anni dopo a Milano tramite un suo zio che aveva fatto lavori in casa di Picasso a Parigi; faranno amicizia e il dio della pittura d’allora gli suggerirà molte cose, utili per prendere una definitiva via nella sua linea artistica.
Senza mecenati e/o galleristi, a meno che non sei ricco, non si va da nessuna parte e, dopo mostre a Milano a Parigi a Stoccolma, Monaco Baviera, Vienna, Argentina e a Whashington, Stati Uniti, Luigi del Sal trova il suo mecenate a Udine nella figura del Dr. Pavanati. Con lui svilupperà molte mostre e portando avanti la sua pittura di espressionismo nordico, come mi ha detto, con chiara matrice wangoghiana. Una via tra la favola e la realtà, da un lato, e tra immaginazione e meditazione popolare e bambinesca. Luigi ha visto la guerra e le sue atrocità e non l’ha mai amata, e forse, per esorcizzarla ha ideato quelle sue figure, certamente attingendo da tanti ma facendone un’icona caratteristica sua. L’artista Del Sal, noto sia in Italia che all’estero tra il ’50 ed il ’70 e che ha anche partecipato alla Biennale di Venezia oltre alle varie mostre nella città lagunare ha voluto restare bambino, un bambino cresciuto che parla ai grandi: no alla guerra!
Luigi è stato altresì anche un giornalista ed ha collaborato a varie testate nazionali e locali con suoi pezzi sull’arte e la cultura. Recentemente, il mese scorso ha partecipato a Lignano alla scopritura dell’opera al gazebo n 5, zona pineta, un mosaico realizzato su suo disegno recente.