Buonuscite da 1,8 milioni per i politici della legislatura uscente
Sono da 1,8 milioni le buonuscite per l’inizio della nuova legislatura. Il taglio e il ricalcolo approvato nel 2013 dalla giunta Serracchiani ha diminuito quella che una volta era una piccola miniera d’oro per le legislature uscenti. Coloro che si sono seduti nell’Aula di piazza Oberdan a Trieste nell’ultimo quinquiennio ha incassato una mensilità (circa 6 mila euro lordi) per ogni anno di mandato, più o meno 31 mila euro in tutto. Più importante l’incasso per coloro che hanno fatto parte della politica regionale prima del 2013.
Si tratta di 39 beneficiari cessati dal mandato al termine dell’XI legislatura, quella che si è conclusa il 21 maggio scorso. Hanno rinunciato al vitalizio Paolo Ciani (An) e Franco Codega (Pd), reduci da una legislatura precedente alla XI, quando i vitalizi sono stati soppressi. Ciani per la rinuncia incasserà comunque 355 mila euro, vale a dire i contributi versati durante i suoi 15 anni da consigliere regionale, mentre Codega ne otterrà 123 mila.
Bruno Marini è colui che otterrà l’assegno più ricco, visto che porta a conclusione un’esperienza ventennale, incassando 113 mila euro. Enio Agnola (Pd), il centrista Paride Cargnelutti, l’attuale deputato meloniano Luca Ciriani, i piddini Codega e Gerolin, Alessandro Colautti di Ap/Ncd, il deputato forzista Roberto Novelli, Stefano Pustetto di Sel, Mauro Travanut dei dem, l’altro deputato (ex presidente della Regione) Renzo Tondo e l’ex leghista (nell’ultima legislatura era nel gruppo Misto) Claudio Violino incasseranno invece tra gli 80 e gli 85 mila euro, frutto di 2 legislature.