Autonomie locali: Roberti, da piccoli Comuni proposte per la riforma
E’ stato un incontro franco e costruttivo quello tra l’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, e i membri della Consulta dei piccoli Comuni, svoltasi a Udine, nella sede dell’Anci.
Un incontro, aperto dall’illustrazione delle tematiche più sentite dalle amministrazioni comunali di minori dimensioni, che sono oltre la metà dei Comuni del Friuli Venezia Giulia, da parte della presidente della Consulta, Elena Cecotti, che ha permesso a Roberti di ribadire il percorso prescelto dalla Regione per pervenire alla riforma del sistema delle autonomie.
Una riforma, ha precisato l’assessore, che non può prescindere dalla riforma della stessa Regione, tenendo conto di tutte le specificità e degli aspetti peculiari del territorio, che fanno del Friuli Venezia Giulia una Regione a statuto speciale.
Per questo motivo, Roberti ha chiesto alla Consulta e all’Anci di produrre un’analisi dettagliata sulle criticità riscontrate nei piccoli Comuni.
Analogamente a quanto farà con l’Uncem, per quanto riguarda le problematiche dei Comuni di montagna, con i Comuni capoluogo, con l’Anci per le altre amministrazioni comunali, e con quelle della comunità delle minoranze linguistiche. Al fine di raccogliere gli elementi necessari.
Con l’obiettivo, ha ribadito -“di arrivare entro la fine del prossimo anno alla riforma della Regione e degli enti locali del Friuli Venezia Giulia”.
Sarà altresì opportuno, lungo questo percorso, ha precisato l’assessore -“evitare di importare modelli di riforma che difficilmente potrebbero essere attuati con successo in una realtà come la nostra, caratterizzata da storia, dimensioni, caratteristiche diverse, anche tra realtà situate a breve distanza tra loro, ma che per questo rappresentano la ricchezza del territorio”.
La meta da raggiungere, ha concluso Roberti, è quella di realizzare una proposta di riforma -“che sia efficace per i prossimi 15-20 anni, e dia risposta a tutte le necessità che saranno prospettate anche con la collaborazione dei piccoli Comuni”.