Pordenonelegge 2018: il “Premio Dolomiti Unesco” sarà consegnato allo scrittore Marco Balzano domenica 23 settembre
Va allo scrittore Marco Balzano per il romanzo “Resto qui” (Einaudi), «una storia di resilienza e di attaccamento viscerale al territorio montano», il Premio Speciale Dolomiti Unesco 2018, promosso dalla Fondazione Dolomiti UNESCO in sinergia con pordenonelegge, la Festa del Libro con gli Autori in programma dal 19 al 23 settembre. «La storia di Trina, narrata con il talento che ha portato Marco Balzano a ottenere importantissimi riconoscimenti letterari, rappresenta al meglio la volontà delle popolazioni di montagna di rimanere ad abitare il proprio territorio e di difenderlo – recitano le motivazioni – È grazie a questa volontà che nel corso dei secoli si è plasmato il paesaggio montano e si è radicata, nelle popolazioni che lo vivono, la convinzione che si tratti di un bene comune da tutelare e consegnare integro alle future generazioni». Il Premio sarà consegnato dal presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO Graziano Pizzimenti domenica 23 settembre alle 16.30 nello Spazio BCC Fvg di Viale Trieste 16 a Pordenone, in occasione dell’incontro di presentazione del libro di Marco Balzano. “Resto qui” è ambientato in Sudtirolo, terra di confini e di lacerazioni: Trina è una giovane madre che alla ferita della collettività somma la propria. Invoca di continuo il nome della figlia, scomparsa senza lasciare traccia. Mentre viene costruita una diga che inonderà le case e le strade, i dolori e le illusioni, la ribellione e la solitudine. Una storia civile e attualissima, che cattura fin dalla prima pagina. Trina, affronta il vuoto della sparizione della figlia narrando in prima persona il suo rapporto con una terra da cui non vuole separarsi: né quando viene sommersa dalla storia né quando viene sommersa dall’acqua del lago artificiale di Resia. Il Premio Speciale Dolomiti UNESCO viene assegnato nel corso di importanti manifestazioni che si svolgono nei territori che racchiudono i nove Sistemi dolomitici proclamati dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale: Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento e Udine. Possono riceverlo persone, associazioni, enti pubblici e privati, che con la loro opera contribuiscono a promuovere i valori che hanno reso possibile il riconoscimento: geologico, paesaggistico, naturalistico e culturale, non solo in ambito dolomitico. La montagna è da sempre un tema privilegiato di pordenonelegge, e anche quest’anno sarà sviluppato con ospiti di eccezione: Maurizio Zanolla, Manolo, ci regalerà l’affresco delle esperienze più significative, intense e toccanti, di una vita vissuta alla ricerca dell’equilibrio; Giorgio Daidola insegnerà come sciare oltre le piste; attraverso il suo romanzo Franco Faggiani ci parlerà di un padre e un figlio che ritrovano la loro dimensione più vera a contatto con la natura; Irene Borgna racconterà di Louis Oreiller, il pastore di stambecchi, la storia di una vita fuori traccia. Giancarlo Ferron si metterà nei panni di un’orsa e racconterà come è stata uccisa. Mentre Elisa Cozzarini andrà alla ricerca di quei pochi corsi d’acqua che ancora conservano elevate condizioni di naturalità.
Marco Balzano è nato a Milano nel 1978, dove vive e lavora come insegnante. Oltre a raccolte di poesie e saggi ha pubblicato tre romanzi: Il figlio del figlio (Avagliano 2010; Sellerio 2016, Premio Corrado Alvaro Opera prima), Pronti a tutte le partenze (Sellerio 2013, Premio Flaiano) e L’ultimo arrivato (Sellerio 2014, Premio Volponi, Premio Biblioteche di Roma, Premio Fenice Europa e Premio Campiello 2015). Per Einaudi ha pubblicato Resto qui (2018). I suoi libri sono tradotti in diversi Paesi.