Scuola: Scoprinatura educa i giovani al rispetto dell’ambiente
Il Centro didattico naturalistico di
Basovizza compie 10 anni e apre le porte alle scuole per mostrare
ad alunni e insegnanti come funziona un ecosistema e come si può
difendere l’ambiente.
Il progetto si chiama Scoprinatura ed è stato presentato oggi in
Regione dall’assessore alle Risorse forestali, Stefano Zannier,
assieme all’ispettore Diego Masiello e al maresciallo Anastasia
Puric del Corpo forestale regionale.
“È fondamentale – ha spiegato Zannier – continuare a fare
educazione ambientale nelle scuole. Il rispetto per l’ambiente si
impara da piccoli e il primo passo per tutelare la natura è
conoscerla. In Friuli Venezia Giulia abbiamo dei maestri
speciali, i forestali, e un centro didattico, quello di
Basovizza, dove la conoscenza si fa esperienza”.
“Questa iniziativa – ha aggiunto l’assessore – permette di
avvicinare alla natura alcune generazioni che non hanno più alcun
contatto con l’ambiente al di fuori dei centri urbani. A loro
dobbiamo riconsegnare la possibilità di vivere un territorio”.
Scoprinatura offre l’opportunità di integrare progetti didattici
di carattere naturalistico e ambientale, svolti dagli insegnanti
nella normale programmazione scolastica, con visite al Centro
didattico di Basovizza ed escursioni nei boschi o in altri
ambienti naturali.
L’attività didattica è svolta dal Corpo forestale regionale e da
altri esperti, in collaborazione con la direzione Ambiente e il
servizio geologico, è completamente gratuita e si rivolge, con
formule diverse, alle scuole primarie e secondarie di tutta la
regione. Le lezioni e le visite possono svolgersi anche in lingua
slovena; i moduli per l’adesione si trovano sul sito
istituzionale della Regione, il centro è raggiungibile con i
mezzi pubblici e la visita può effettuarsi entro l’orario
scolastico.
Studenti e insegnanti, potranno approfondire temi legati
all’ecosistema foresta nel suo complesso, a funzioni ed
importanza dei boschi nel Friuli Venezia Giulia, all’attività del
Corpo forestale regionale, alla prevenzione e alla lotta agli
incendi boschivi, alle norme forestali ed ambientali, alla rete
europea Natura 2000, alla tutela dell’ambiente e delle aree
naturali protette, a ecologia, biodiversità, storia e evoluzione
degli ambienti naturali del Carso. Nell’attività vengono
utilizzate anche tecniche di apprendimento sviluppate dalla
scuola austriaca di pedagogia forestale e dall’Istituto per
l’educazione alla Terra.
La prima occasione per testare tutte queste competenze e
approfondire la conoscenza della natura sarà domenica 7 ottobre,
quando, in occasione dei festeggiamenti per i 10 anni di
attività, il Centro didattico naturalistico in collaborazione con
il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università
degli studi di Trieste, organizza un open day con un ricco
calendario di appuntamenti. In mattinata è prevista una
passeggiata nei boschi e sui pascoli di Basovizza per illustrare
le esperienze di gestione del bosco, il recupero dei manufatti in
pietra, il ritorno alla pastorizia e la produzione casearia del
borgo carsico. Inoltre, verranno inaugurate due nuove tabelle
informative sul sentiero Ressel e, nel pomeriggio, ci sarà un
momento di ricordo del cantore delle Alpi Giulie Julius Kugy con
l’inaugurazione di una nuova mostra fotografica naturalistica.
“Il Centro didattico forestale di Basovizza saprà ritagliarsi un
ruolo importante in vista di Esof 2020 con Trieste capitale
europea della scienza – ha affermato l’assessore Zannier – e per
questo, tra le attività a lunga programmazione, il Centro è
impegnato nel coordinare una nuova pubblicazione escursionistica
sui boschi del Friuli Venezia Giulia, elaborato che ha coinvolto
tutte le stazioni forestali sparse sul territorio regionale, e
nel programmare eventi specifici per questa importante occasione”.
“Una attività che continua – ha concluso Zannier – e che
l’Amministrazione regionale vuole implementare anche con la
scelta di aver individuato proprio nel Centro didattico
naturalistico il futuro Centro visita del Geoparco internazionale
del Carso in territorio italiano”.
Il Centro didattico naturalistico di Basovizza in questi anni ha
registrato oltre 70.000 visitatori tra comitive organizzate o
singole persone, provenienti da ogni parte del mondo; ha ospitato
oltre 1.400 classi di studenti, dalla scuola materna
all’Università, da Italia, Slovenia e Croazia, 56 mostre
temporanee di artisti regionali e 100 conferenze
naturalistico-ambientali.