Istruzione: la Scuola mosaicisti di Spilimbergo è un’eccellenza del Friuli Venezia Giulia
“Un istituto che racchiude i simboli della friulanità quali lavoro, perseveranza e attaccamento alla terra. Ma anche un istituto che, con le sue opere, esporta un’eccellenza del nostro territorio in Italia e nel mondo”.
Così l’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli ha definito la Scuola mosaicisti del Friuli nel corso della sua visita a Spilimbergo in occasione dell’inaugurazione del 97° anno formativo. Accompagnata dal presidente dell’istituto Stefano Lovison, dal direttore Gianpiero Brovedani, dal sindaco Enrico Sarcinelli nonchè dal consigliere comunale Marco Dreosto, l’esponente dell’esecutivo regionale ha portato il saluto agli allievi che da oggi si apprestano ad iniziare il percorso didattico. Gli studenti che frequentano i tre anni di corso sono circa un’ottantina. Di questi, la metà sono stranieri e provengono da diverse nazionalità come Colombia, Messico, Francia e Russia.
Tra le opere più importanti recentemente realizzate dall’istituto figura, ad esempio, un pavimento della dimensione di quasi 50 metri quadrati posato nell’isola di San Giorgio a Venezia in occasione dell’esposizione internazionale Homo Faber. Questa installazione della Scuola mosaicisti rappresenta uno dei pochi lavori realizzati da artigiani italiani, che mette in risalto la manualità e l’esperienza maturata da quanti hanno frequentato l’istituto di via Corridoni.
Come ricordato da Zilli nel suo intervento, la “Irene di Spilimbergo” rappresenta un’eccellenza e un motivo di orgoglio per il Friuli Venezia Giulia. “Questa scuola – ha detto – porta in alto il nome della nostra regione in Italia e nel mondo attraverso le vostre mani di abili artigiani mosaicisti. Sono certa che, al termine di questo percorso formativo, troverete questa esperienza vissuta a Spilimbergo come qualcosa di unico e irripetibile da esportare ovunque”.
Zilli inoltre ha evidenziato le diverse anime che convivono all’interno della scuola. “Se è vero che questo è un istituto proiettato al futuro, come testimoniano le diverse opere esposte – ha ricordato l’assessore regionale – è altrettanto vero che qui si trovano anche le radici della nostra storia e delle nostre tradizioni. Mi riferisco in particolare alla dedizione del lavoro manuale e ma anche al legame con la terra e la meticolosità che ha sempre contraddistinto l’opera degli artigiani del Friuli Venezia Giulia. La Regione – ha concluso Zilli – sarà sempre al vostro fianco”.
Quindi l’assessore si è recata nelle aule in cui si tengono le lezioni dei diversi corsi, terminando la vista all’adiacente museo dove sono esposte alcune delle opere più rappresentative del mosaico moderno.