Salute: garantire una vita normale dopo la malattia
Pubblicato il 30 Settembre 2018
0
"L'obiettivo della prevenzione e di una capillarità ancora maggiore degli screening, ma, altrettanto decisivo, il percorso che viene dopo la malattia e che non può diventare una sopravvivenza, ma deve essere un ritorno alla vita normale". Lo ha detto a Villa Manin di Passariano (Codroipo) il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, in apertura del convegno "Donne, ecco i nostri alleati: screening, alimentazione e movimento", organizzato dai Comitati dell'Associazione nazionale donne operate al seno (Andos) in occasione del mese mondiale della prevenzione di questo tipo di neoplasia. Riccardi, ringraziando l'Andos per l'attività messa in campo a sostegno di chi deve affrontare e ha affrontato la malattia, ha sottolineato come quello della prevenzione sia un ambito strategico vincente nel quale la Regione, attraverso il programma di screening mammografico, è all'avanguardia in campo nazionale. Nello scorso anno in Fvg hanno scelto di sottoporsi all'esame il 70 per cento delle donne chiamate a fare il test, mentre sul fronte della diagnostica, il programma regionale dal 2006 al 2017 ha portato a confermare dai 350 ai 500 casi all'anno di cancro al seno. "La sfida - ha rimarcato Riccardi - è quella relativa alla qualità della gestione della fase seguente alla cura della malattia, quando la persona ha il diritto a tornare ad un'esistenza il più possibile vicina alla normalità. E proprio questo percorso - ha concluso - ha a che fare con il processo di riforma in atto, perché in tale fase diventa decisivo il sistema di assistenza territoriale e non più l'ospedale".