Cultura: patto Cineteche Friuli-Milano per entrare in legge
Rimediare “a un’ingiustizia assoluta”, facendo appello ai parlamentari del Friuli Venezia Giulia attraverso i consiglieri regionali del territorio per presentare un emendamento alla prossima legge finanziaria nazionale, finalizzato a inserire la Cineteca del Friuli nella legge che sostiene annualmente le altre realtà del settore. Questo l’obiettivo dell’assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli, che oggi a Pordenone ha riunito attorno a un tavolo i rappresentanti della Cineteca del Friuli, quelli della Cineteca Italiana di Milano (anch’essa esclusa dalla norma) e i consiglieri regionali Mara Piccin, Mauro Capozzella, Ivo Moras, Diego Bernardis e Giampaolo Bidoli. Nel dettaglio si tratta di portare avanti in sede parlamentare, in occasione del voto sulla prossima manovra economica, la proposta di modifica della legge n.220 del 2016 inserendo al comma 3 “nonché della Fondazione Cineteca italiana di Milano e della Cineteca del Friuli di Gemona del Friuli”, mirando quindi a un’equiparazione con la Fondazione Cineteca di Bologna, la Cineteca nazionale di Roma e la Cineteca del Museo nazionale del cinema di Torino. “In considerazione del fatto – ha aggiunto Gibelli – che svolgono la medesima attività di conservazione e valorizzazione del patrimonio filmico nazionale”. Da un punto di vista metodologico, come ha sottolineato l’assessore, la scelta intrapresa è quella di porre rimedio a un’ingiustificata discriminazione affrontando la situazione in modo operativo e pragmatico. Da qui l’unità di intenti messa in atto oggi con la Lombardia, che sul fronte della rappresentanza parlamentare costituisce un alleato forte. L’esclusione dalla legge, come ha spiegato Gibelli, ha relegato la Cineteca del Friuli assieme a quella di Milano a poter unicamente concorrere al bando su progetti, senza le garanzie, in termini di contribuzione fissa, riconosciute alle realtà di Bologna, Roma e Torino. “Non è un caso – ha concluso l’assessore – che il patto tra le due Cineteche, unitamente alla richiesta di interessamento a cui hanno risposto i consiglieri regionali, sia stato siglato a Pordenone in occasione di un evento internazionale di grande rilievo come il Festival del Cinema muto, che contribuisce a qualificare l’alto livello dell’offerta culturale della regione”.