Montagna: sono necessarie delle sinergie contro lo spopolamento
“La montagna ha una connotazione territoriale propria che, con le altre identità specifiche, costituisce la ricchezza del Friuli Venezia Giulia. Va quindi tutelata dal rischio di spopolamento attraverso nuove progettualità, favorendo a questo scopo la sinergia tra territori”. Lo ha affermato l’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, intervenendo a Erto e Casso (Pordenone) al direttivo dell’associazione per il Consiglio dei Comuni, delle Province e delle Regioni d’Europa riunitasi nel Municipio del comune montano pordenonese per approvare il programma delle attività 2018. L’associazione, composta da ex sindaci e amministratori locali e presieduta da Franco Brussa, è stata impegnata in particolare in due progetti di valenza internazionale: il progetto europeo Neus (Nuovo scenario europeo), innestato sul gemellaggio tra i comuni di San Canzian d’Isonzo, St. Kanzian am Klopeiner See (Austria) e Divaca (Slovenia) e la Summer school per amministratori locali che si è svolta a settembre a Zovello di Ravascletto (Ud), in collaborazione con Anci, Informest e Centro OCSE di Trento. “Due opportunità di formazione interessanti – ha dichiarato Roberti – che favoriscono la crescita della cultura amministrativa improntata sulla costruzione di nuove relazioni tra amministratori che, inevitabilmente, si traducono poi in occasioni di collaborazione fra territori”. “È questo l’approccio di cui abbiamo bisogno nell’affrontare i temi legati allo spopolamento della montagna e alla costruzione di progettualità nuove per creare economia preservando l’identità dei luoghi e delle popolazioni che li abitano”, ha aggiunto Roberti. Una visione che è stata condivisa dal sindaco di Erto e Casso, Antonio Carrara, che ha chiesto all’Amministrazione regionale e a chi, come Aiccre, sviluppa progetti trasversali, di tenere conto delle piccole realtà che hanno voglia di superare le difficoltà, nella consapevolezza che chi investe nei territori montani deve avere progetti a lungo termine. “Conservare e valorizzare ciò che esiste è il primo passo”, ha concluso Roberti, assicurando che “la prossima riforma degli enti locali terrà conto delle specificità dei territori e della necessità di creare sinergie e non spaccature per favorire la crescita ed evitare la dispersione di risorse preziose”.