Minoranze: la Societât Sientifiche e Tecnologjiche Furlane accresce status e diffusione friulano
“La Societât Sientifiche e Tecnologjiche Furlane è una realtà viva e autorevole che ha saputo, in quasi vent’anni di attività, accrescere una molteplicità di attività di studio, diffondendosi anche nel contesto internazionale grazie ai tanti studiosi friulani che hanno portato le loro conoscenze nel mondo. Ha il merito importantissimo di elevare status e capacità espressive della lingua friulana attraverso la diffusione della terminologia scientifica”. Lo ha sottolineato oggi l’assessore regionale Barbara Zilli, intervenendo al congresso annuale della Societât Sientifiche e Tecnologjiche Furlane (SSTeF) nel salone del Popolo di Palazzo D’Aronco a Udine. La SSTeF è un’associazione indipendente, fondata nel 2001, che grazie alla collaborazione di ricercatori e studiosi che operano in Friuli e in istituzioni italiane ed estere, si occupa di divulgazione scientifica in lingua friulana e inglese; l’associazione si propone di sviluppare, attraverso una speciale cura degli aspetti linguistici e terminologici, le potenzialità di strumento di elaborazione e creatività scientifica della lingua friulana e di rendere noti i risultati della ricerca con essa raggiunti, affiancando la lingua locale all’inglese, lingua franca internazionale della comunità scientifica. “La Regione – ha garantito Zilli – plaude al vostro impegno e sosterrà la vostra attività per continuare a rafforzare il friulano, nella profonda consapevolezza che esso meriti spazi sempre più vasti nel panorama delle lingue identitarie: da una parte – ha auspicato l’assessore – è importante che la lingua cresca in tutte le sue capacità espressive, quindi anche nel lessico scientifico, e dall’altra occorre che questo strumento e componente importante della nostra identità continui a essere vivo, praticato e insegnato nelle scuole”. Zilli, a margine dei lavori del congresso, ha ribadito anche un aspetto che deve rendere orgogliosa la minoranza linguistica friulana e tutto il Friuli Venezia Giulia. “Quello friulano è uno dei pochi gruppi linguistici d’Europa che ha saputo esprimere un’associazione di professori, ricercatori e professionisti che utilizzano la loro lingua nella ricerca e nel lavoro dimostrando – ha concluso l’assessore – che la lingua friulana ha la capacità di esprimere i più alti concetti della scienza e della tecnica”. Quest’anno, in occasione del 40ennale dell’Università del Friuli e in collaborazione con il Centro interdipartimentale per lo sviluppo della lingua e della cultura del Friuli, il 17. congresso nella sessione mattutina si è aperto con storie raccontate in prima persona di laureati presso l’ateneo friulano ed è proseguito nella seconda sessione con la lectio magistralis Modelazion multiscjale di materiâi e struturis (Modellazione multiscala di materiali e strutture) tenuta da Roberto Paroni dell’Università di Pisa.