Lavori pubblici fvg: Pizzimenti, impegno a ridurre tempi appalti
Nella sola edilizia scolastica già erogati 300 milioni da cantierare Palmanova, 5 nov – C’è un potenziale di investimenti per oltre 400 milioni di euro che attende di essere appaltato in Friuli Venezia Giulia, ma resta bloccato dalle procedure di aggiudicazione.
È questa la fotografia emersa stamattina a Palmanova nel corso del seminario organizzato dall’amministrazione regionale dal titolo “Programmare e costruire al tempo del pareggio di bilancio”, a cui hanno preso parte tutte le componenti istituzionali degli Stati generali delle costruzioni, dell’Anci e delle stazioni appaltanti facenti capo a enti locali, aziende sanitarie e società pubbliche.
“Il comparto edile annovera nella nostra regione 44 mila addetti tra imprese e professionisti, con un rendimento che triplica gli investimenti se si considera che ogni miliardo investito genera 3,5 miliardi di fatturato complessivo; numeri che bastano a far ritenere le costruzioni un settore trainante della nostra economia” ha evidenziato l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti.
Gli investimenti pubblici giocano quindi un ruolo economico strategico, a patto che siano messi in circolazione, come ha evidenziato ancora Pizzimenti secondo il quale “erogare finanziamenti è il primo compito della Regione, il secondo è contribuire ad alleggerire le procedure affinchè gli investimenti siano effettivi. In questo la Regione sta facendo molto”.
Analizzando i dati sulle risorse erogate attraverso l’amministrazione regionale per le opere pubbliche degli enti locali, negli ultimi tre anni, emerge che ammontano a 101 milioni i contributi già impegnati per oltre 300 interventi su tutto il territorio regionale. Nel dettaglio: 28 milioni di euro sono stati attivati dal Fondo volano; 27 milioni di euro sono i contributi per i centri con popolazione inferiore a 30 mila abitanti; 17 milioni quelli destinati alla riqualificazione del patrimonio immobiliare; 13,6 milioni per i piani casa aventi ad oggetto l’edilizia abitativa su immobili comunali; infine, 15 milioni di fondi della Protezione Civile per la prevenzione del rischio sismico su immobili pubblici.
Di queste risorse, però, solo il 13 per cento è stato effettivamente speso. Le difficoltà maggiori sono determinate dalla inadeguatezza dei Comuni a reggere le procedure di appalto. Le amministrazioni comunali che si sono dimostrate più efficaci sono quelle in cui è presente un responsabile unico del procedimento interno, ovvero c’è maggiore disponibilità di personale specializzato ed una più ampia capacità tecnico amministrativa.
Simile la fotografia che riguarda l’edilizia scolastica, dove ci sono quasi 300 milioni di euro da appaltare tra fondi della Banca europea degli investimenti, fondi Por – Fesr, fondi Cipe, fondi ministeriali e regionali, molti dei quali destinati all’efficientamento energetico o all’adeguamento antisismico su un patrimonio immobiliare che conta 1080 edifici scolastici censiti in tutto il Friuli Venezia Giulia.
La Regione, mentre da un lato invita i Comuni ad aderire alla rete delle stazioni appaltanti già messa in atto e ad attenersi alle direttive vincolanti per la semplificazione degli appalti, dall’altro ha compiuto un ulteriore passo avanti mettendo a disposizione degli enti locali una piattaforma informatica comune (il sistema Bravo Solutions) di cui fornisce gratuitamente il software e la formazione. Dal 18 ottobre, infatti, è scattato l’obbligo di utilizzo dei mezzi di comunicazione elettronica nello svolgimento delle procedure di aggiudicazione dei contratti della Pubblica amministrazione, già attiva in tutta Europa, e a gennaio, si aggiungerà l’obbligo di ricorrere all’albo dei commissari di gara per le procedure da aggiudicare con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
“Stiamo preparando il sistema regionale a un ineludibile cambiamento, certi che l’amministrazione abbia fatto concretamente la propria parte”, è stato il commento conclusivo di Pizzimenti.