Filiere agricole: erogati anticipi a 111 aziende per 8,3 mln
Sono in corso di erogazione le risorse a favore delle oltre 200 aziende agricole regionali coinvolte nei 19 progetti di filiera ammessi a finanziamento dalla Regione nei settori lattiero-caseario, zootecnia da carne e colture pregiate, nell’ambito del Psr (Programma di sviluppo rurale) 2014-2020, per un sostegno previsto complessivo che ammonta a 33 milioni di euro. Oltre 8,3 milioni sono stati già erogati per gli anticipi a 111 aziende, mentre circa 2,5 milioni sono in pagamento nei prossimi giorni, destinati ad altre 25 aziende. “La Regione ha iniziato a finanziare gli anticipi nell’arco di un tempo molto breve, visto che il decreto di concessione è del luglio 2018 e le richieste sono state presentate lo scorso settembre”, fa notare l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier. “Un successo – aggiunge – dovuto a un forte impegno profuso dal territorio, oltre che dagli uffici regionali. I progetti, infatti, sono stati avviati immediatamente dalle aziende e il sistema creditizio ha fatto la sua parte, velocizzando i tempi per l’ottenimento delle fidejussioni”. Le operazioni finanziate riguardano investimenti per la trasformazione, la commercializzazione e lo sviluppo di prodotti agricoli (misura 4.2) e, nel contempo, il miglioramento delle prestazioni e della sostenibilità globale delle imprese e l’efficientamento dell’uso dell’acqua (misura 4.1) oltre che specifiche attività di informazione e comunicazione (misura 3.2). Gli “accordi di filiera” stipulati dai partecipanti, e sviluppati interamente a livello regionale, mettono in rete aziende per lo più di piccole e medie dimensioni, contribuendo così alla creazione di un sistema produttivo articolato, orientato alla qualità e dotato di più strumenti per poter competere nei mercati. Internazionalizzazione e apertura alla commercializzazione all’estero, insieme a qualità dei prodotti e sostenibilità ambientale, sono stati i criteri cardine per l’attribuzione dei punteggi in sede di valutazione dei progetti. “Diversi sono i gruppi di imprese in tutta la regione – precisa l’assessore -, che hanno saputo mettere a fattor comune le loro risorse in un’ottica di innovazione e di sostenibilità economica e ambientale”. In ambito lattiero-caseario, nella zona della montagna i piccoli produttori si sono uniti per la creazione di un marchio strettamente legato al territorio, garantendo in un’area che presenta indubbi fattori di svantaggio, l’intero ciclo della produzione, trasformazione, promozione e vendita diretta. Nel settore della zootecnia da carne, dove i progetti di filiera presentati sono fortemente orientati all’innovazione tecnologica, un progetto riguardante la carne friulana di Pezzata Rossa sta sondando nuove opportunità di mercato attraverso un’intelligente valorizzazione degli animali di fine carriera. Ampia partecipazione in ambito vitivinicolo delle aziende riunite in aggregazioni, con l’obiettivo di consolidare l’ammodernamento del settore anche attraverso operazioni di meccanizzazione e trattamento fitoiatrico nella gestione dei vigneti. Importanti anche i progetti di filiera volti alla valorizzazione dei vini autoctoni, come la Ribolla Gialla. La frutticoltura ha registrato una qualificata partecipazione dei consorzi locali in progetti destinati a dare impulso alla sostituzione varietale. La filiera dedicata alla produzione di kiwi si è concentrata sull’apertura ai mercati esteri e il conseguente adeguamento alle normative dei nuovi Paesi di esportazione, con miglioramenti di processo e innovazioni tecnologiche per garantire il mantenimento della catena di refrigerazione.