Maltempo: Riccardi, per gestione emergenza serve competenza
“La nostra Regione può vantare esperienze importanti nella gestione delle emergenze. La risposta all’emergenza maltempo richiede un’organizzazione che metta insieme competenze articolate per offrire soluzioni complesse a tematiche anche nuove che riguardano i territori, le risorse e la sicurezza delle popolazioni”. Questo il commento rilasciato dal vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, a margine della relazione da lui presentata sulla situazione di maltempo verificatasi tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre. In merito, Riccardi ha precisato che “accanto al tema delle risorse destinate alla prevenzione c’è quello delle normative, le quali regolano ad esempio la gestione dei boschi e dei letti dei fiumi, che si rivela fondamentale per evitare che fenomeni atmosferici straordinari come quelli verificatisi recentemente possano provocare oltre ai danni alle cose anche vittime tra la popolazione, come avvenuto purtroppo in altre zone”. A conferma dell’eccezionalità del fenomeno il vicegovernatore ha confermato che nel pomeriggio e nella serata del 29 ottobre tra le Prealpi Carniche e la Carnia la pioggia caduta in sole 12 ore ha toccato i 300 millimetri e che in molte zone le raffiche di vento hanno raggiunto i 150 chilometri orari, con picchi oltre i 200 chilometri orari registrati sul Monte Rest. Una situazione che ha generato effetti anche nelle zone costiere, con mareggiate e fenomeni d’alta marea, i quali hanno interessato in particolare Grado, Monfalcone e Lignano. “In questo contesto – ha illustrato Riccardi – la risposta del sistema regionale d’emergenza è stata pronta, grazie all’impegno e alla professionalità di tutti gli uomini e le donne che hanno operato senza sosta per mettere al sicuro i cittadini e ripristinare le infrastrutture danneggiate. In totale sono stati attivati 181 gruppi comunali di Protezione civile e 14 associazioni, i quali hanno operato complessivamente per 2.433 giornate uomo, supportati da 700 automezzi, 2 motopompe, 16 gruppi elettrogeni e 3 torri faro. Ad oggi gli interventi di massima urgenza attuati sono 70, per un importo complessivo presunto di 2,4 milioni di euro”. Il vicegovernatore ha spiegato che “a causa del maltempo la sera del 29 ottobre 25mila utenze elettriche risultavano interrotte, ma già il giorno successivo il loro numero era stato dimezzato e il 2 novembre è stato assicurato il completo ripristino dell’energia”. Ribadendo la richiesta avanzata al presidente del Consiglio dalla Regione per la dichiarazione dello stato di emergenza, il vicegovernatore ha confermato che “in merito ai danni subiti dal patrimonio boschivo, secondo le stime effettuate 3.000 ettari di boschi dell’udinese e del pordenonese risultano distrutti, per circa 700.000 metri cubi di legname schiantato”.