Forum Europa: Fedriga, sì a debiti per favorire investimenti
L’Europa cambia radicalmente o scompare. In Friuli Venezia Giulia dignità del lavoro e non assistenzialismo attraverso forti detrazioni all’Irap per le imprese che assorbono personale inoccupato. Quota 100 va bene e non produce tagli alle pensioni, serve anzi anche quota 41 per favorire il ricambio generazionale. Sì al debito pubblico sano, ovvero quello utilizzato per gli investimenti che devono garantire rilancio e competitività. Grandi infrastrutture fondamentali: linea ferroviaria Trieste-Venezia da potenziare in ogni modo possibile, porto di Trieste scalo principale per l’Italia con la quale va collegato per non isolare il Paese. Sono questi i titoli lanciati oggi a Milano dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, intervenendo insieme al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e al governatore della Lombardia, Attilio Fontana, al panel dedicato all’Europa nell’ambito del forum Italia Destinazione Nord, nel corso del quale Fedriga ha pure auspicato il coinvolgimento della regione più a Nordest nelle possibili Olimpiadi invernali 2026 sull’asse Milano-Cortina. “Olimpiadi della neve 2026? Proveremo – ha anticipato Fedriga, allacciando il discorso all’assegnazione al Fvg del Festival invernale della gioventù olimpica europea (Eyof) del 2023 – ad essere al fianco di Milano-Cortina quale sede di gara aggiunta di una disciplina nell’ottica di proporre la montagna al completo, includendo nel progetto anche Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia”. Sul tema Europa, il governatore Fvg ha sostenuto che “le istituzioni che non rappresentano i cittadini sono destinate a scomparire se non cambiano radicalmente”. A questo proposito, Fedriga ha citato l’esempio delle difficoltà e i limiti imposti dalle norme europee per una misura, definita di buon senso, che farà parte della legge di Stabilità e, attraverso forti detrazioni Irap alle imprese che assumono inoccupati (legando la percentuale all’età del personale coinvolto), rimetterà in circolo lavoratori ridando loro dignità e autonomia al posto di assistenzialismo. Il governatore Fvg ha quindi ribadito di essere “un convinto sostenitore delle grandi infrastrutture”, rammaricandosi per scelte precedenti che hanno allontanato l’alta velocità dalla linea ferroviaria Trieste-Venezia. “Faremo comunque il possibile per potenziarla così come il complesso intermodale del territorio – ha assicurato – perché non collegare al resto d’Italia il porto di Trieste, ormai il principale scalo nazionale, in grado di attrarre investimenti da Cina, Stati Uniti, Ungheria e tante altre realtà equivale a paralizzare il Paese intero e provocare pesanti aumenti di costi per le aziende”. “Dobbiamo internazionalizzare ed esportare – ha sottolineato Fedriga – ma anche creare le condizioni per fare crescere il consumo interno”. A questo tema il governatore ha collegato la propria difesa di quota 100 per i pensionamenti, “puntando anzi a quota 41 anni di contributi per concludere un percorso, favorire il rilancio generazionale e la capacità di spesa. Quota 100 – ha precisato – non produce tagli in quanto è un semplice calcolo contributivo, il resto sono fake news”. Fedriga ha poi parlato di debito pubblico “sano e giusto se produce investimenti”, ribadendo che la Regione accenderà nuovi mutui “per investire in infrastrutture, anche energetiche, e mettere nelle migliori condizioni possibili le imprese per favorirne la competitività”. Un passaggio importante, inoltre, il governatore Fvg lo ha riservato ai territori recentemente colpiti dal maltempo, soffermandosi soprattutto sulla montagna “che sta vivendo un vero dramma con forza e orgoglio, tanto che grazie all’impegno di tutti quella che è la seconda area più colpita dopo il Veneto ha già riattivato collegamenti e utenze”. “Mi rammarica che la stampa nazionale abbia parlato poco di noi – ha concluso Fedriga, da poco investito del ruolo di commissario per l’emergenza maltempo in Fvg – ma sono orgoglioso della reazione di persone che, a lacrime e lamentele, hanno consapevolmente e responsabilmente preferito una fattiva ed efficace reazione sul campo”.