ProgettoFVG/Ar: le Valli del Natisone non sono montagna di serie B
Intere vallate che negli ultimi sessant’anni hanno subito le paure della Guerra fredda, dove non si è investito, dove lo spopolamento ha raggiunto cifre impressionanti. Dove però esiste un contesto ambientale unico, peculiarità da sviluppare e in cui credere, per togliere quell’etichetta di montagna di serie B che le Valli del Natisone, come le Valli del Torre e la montagna del Pordenonese, si sono viste affibiare dalle recenti politiche della precedente Giunta regionale. Un impegno emerso durante l’incontro che ha visto riuniti nel municipio di San Leonardo i consiglieri regionali del Gruppo Progetto FVG/Ar Giuseppe Sibau, Mauro Di Bert, Christian Vaccher e Edy Morandini con i sindaci Antonio Comugnaro (San Leonardo), Francesco Romanut (Drenchia), Eliana Fabello (Grimacco) e Mariano Zuffani (San Pietro al Natisone). “Per queste valli serve un’iniezione di fiducia – ha detto il consigliere Sibau, promotore dell’incontro -, supportata da un po’ di attenzione da parte della Regione nell’assegnare le risorse”. “Fondi che non devono arrivare senza una progettazione concreta, perché in questo caso il rischio è di un effetto boomerang negativo”, ha chiosato il capogruppo di Progetto FVG/Ar, Mauro Di Bert, invitando i sindaci a farsi promotori di progettazione costruttive e di rilancio. Sindaci che, sempre secondo Di Bert, “in queste piccole realtà rappresentano punti di riferimento per le loro comunità, assumendo così una vera e propria funzione sociale”. Da parte degli amministratori locali, non sono mancati i riferimenti alle ricadute provocate dall’entrata in vigore delle Unioni territoriali intercomunali che hanno calato dall’alto modelli d’azione unica per realtà fortemente diversificate.