Ritrovato senza vita l’escursionista di Tarvisio
È stato ritrovato senza vita l’escursionista disperso da domenica 9 dicembre nel tarvisiano: è stato avvistato intorno alle 14 in fondo ad un canale a quota 1200 metri da uno dei due elicotteri della Protezione Civile che perlustravano la zona. L’uomo, L. V. (Cognome) un ingegnere di 44 anni di Tarvisio, ma di origini toscane, si era recato ieri sul sentiero 511 che da Cave del Predil raggiunge l’insellatura della Portella nel sottogruppo del Monte Guarda (alpi giulie) e non aveva fatto rientro a casa. La moglie ha avvisato i soccorsi. Il sentiero non presenta particolari difficoltà ma durante il rientro, non molto distante dal punto in cui aveva lasciato la macchina, l’escursionista ha deviato dal tracciato principale, la cui traccia era occultata da fogliame e ha imboccato una traccia secondaria battuta da cacciatori finendo ai margini di un pendio con neve, dal quale è probabilmente scivolato, cadendo per un centinaio di metri. Sul posto è giunto un terzo elicottero, quello della centrale operativa di Udine, dal quale è stato sbarcato il medico per la constatazione del decesso. Le ricerche hanno coinvolto circa 60 persone tra tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico, Vigili del Fuoco e Guardia di Finanza, due unità cinofile e due elicotteri della Protezione Civile, uno dei quali è stato inviato in Val Gardena a Ortisei per recuperare una speciale strumentazione, un sistema Recco SAR (da elicottero) che consente di individuare apparecchiature elettroniche presenti al suolo. Questa strumentazione, normalmente utilizzata per scandagliare la presenza di sepolti in valanga e di cui esistono soltanto due esemplari in Italia, potrebbe rivelarsi in futuro essenziale in casi di ricerca dispersi per salvare vite umane.