Scoccimarro, per il Fvg rifiuti zero e risparmio energetico
Trieste, 28 dic – “Rifiuti zero, risparmio energetico, auto ecologiche, società elettrica”. Sono questi gli obiettivi ambiziosi nel futuro ambientale del Friuli Venezia Giulia secondo la visione dell’assessore regionale all’Ambiente, Fabio Scoccimarro. L’assessore ha puntato tutto il lavoro svolto sul traguardo ideale di una regione che non produce rifiuti, attenta ai cambiamenti climatici e all’economia circolare, pronta ad attuare una rivoluzione culturale in linea con i parametri della Conferenza di Parigi. “Molto di tutto ciò passa attraverso l’informazione e la cultura dei cittadini – ha affermato Scoccimarro -; per questo ho destinato 3 milioni di euro ai Comuni per i centri di raccolta, cui farà seguito un regolamento per i centri di riuso. Ho poi previsto di sfruttare uno dei settori più coinvolgenti, quale lo sport, proprio per veicolare ancora di più il messaggio dell’eco-sostenibilità”. Sul fronte delle risorse energetiche, Scoccimarro ha sottolineato l’iter avviato per la creazione di una società pubblica a prevalente partecipazione regionale per l’acquisizione degli asset energetici presenti sul territorio “questa – ha commentato – porterebbe innumerevoli benefici, da quello finanziario al mantenimento dell’occupazione e, soprattutto, permetterebbe di affrontare la questione ambientale con puntuale attenzione, ad esempio, alla manutenzione di invasi e corsi d’acqua”. Tra i principali investimenti, Scoccimarro ha evidenziato gli 1,4 milioni di contributi ai veicoli ecologici a fronte della rottamazione di quelli inquinanti, con un ampliamento della norma che estende i contributi anche ai mezzi a Km zero immatricolati da meno di due anni, nonché, alle stesse condizioni, anche ai veicoli usati, che potranno ricevere il 50% del contributo previsto; prosegue inoltre il progetto Noemix che permetterà di sostituire 800 veicoli regionali con 640 macchine elettriche. Ingente l’impegno sull’amianto con 2,6 milioni di contributi per la rimozione. Grande attenzione, infine, alla difesa del suolo e alla prevenzione del rischio idrogeologico con 5 milioni nel prossimo triennio per le manutenzioni straordinarie sul reticolo idrografico del demanio idrico regionale, 3 milioni per fognature e depuratori e 4 milioni destinati complessivamente ai Comuni per opere di difesa del suolo.