Udine: stop al progetto scuola sportiva. Battaglia, definiremo nuove strategie
“Dispiace sempre dover prendere atto del fallimento di un progetto, soprattutto se riguarda il mondo dei bambini e la volontà di migliorare le condizioni sociali delle famiglie”. Lo dichiara l’Assessore all’Istruzione, Pari Opportunità, Politiche per il superamento delle disabilità Elisa Asia Battaglia a proposito della chiusura del progetto pilota relativo alla prima scuola sportiva italiana ospitato dal 2014 alla Dante.
“Credo tuttavia – prosegue l’assessore – che faccia parte della serietà di un’amministrazione decidere di non perseverare con una strategia che si rivela infruttuosa, capire perché il progetto non ha funzionato e studiare nuovi strumenti utili all’obiettivo che ci si è prefissati”.
“Ci tengo però a precisare – aggiunge – che la decisione del Comune di sospendere il progetto arriva dopo che anche gli altri soggetti coinvolti hanno preso atto del suo fallimento e optato per sfilarsi, e mi riferisco all’Università di Udine, all’Azienda Sanitaria “Medio Friuli” e al Coni. Decisioni che noi non abbiamo contestato e che anzi abbiamo capito e, alla fine, seguito, dopo aver valutato la situazione, anche perché il Comune sarebbe rimasto l’unico soggetto a farsi carico di un progetto senza risultati a spese dei cittadini. Ad ogni modo il Comune di Udine si impegna a garantire da solo della prosecuzione fino al giugno prossimo”.
“Capisco quindi la delusione di alcuni per la nostra scelta ma purtroppo quest’anno solo due famiglie italiane hanno deciso di iscrivere i loro bambini alla Dante per farli partecipare al progetto della scuola sportiva. Ovviamente garantisco a tutti i genitori residenti nella zona della stazione il mio impegno per definire nuovi strumenti altrettanto interessanti e decisamente più utili a fare in modo che alla Dante aumenti il numero di bambini italiani e a impedire che questi storico istituito udinese diventi una scuola ghetto”, conclude l’assessore.