Salute: Riccardi-Zannier, agricoltura sociale utile per sistema Fvg
“Questa esperienza è una risorsa importante per il sistema della salute regionale perché aiuta ad affrontare e superare le situazioni di difficoltà e fragilità presenti nella nostra società”. Lo ha ricordato il vicegovernatore della Regione Riccardo Riccardi partecipando quest’oggi a San Vito al Tagliamento, insieme all’assessore regionale alle Risorse agricole Stefano Zannier, alla cerimonia di avvio del Centro provinciale di documentazione e formazione sull’agricoltura sociale. Il servizio, ospitato nella struttura denominata “La Volpe sotto i gelsi” e promosso dall’Azienda per l’assistenza sanitaria n.5 di Pordenone, ha lo scopo di recuperare l’esperienza del “Forum provinciale delle Fattorie sociali” che fino al 2016 era stato gestito dalla Provincia di Pordenone. Alla Rete aderiscono le realtà che operano a vario titolo nell’ambito dell’agricoltura sociale (aziende agricole, fattorie didattiche, fattorie sociali) ospitando esperienze di inclusione e integrazione lavorativa in favore di persone con disabilità o soggetti seguiti dai servizi e dipartimenti della salute mentale e delle dipendenze. Alla presenza del presidente della Terza commissione consiliare regionale Ivo Moras, del presidente della conferenza dei sindaci Eligio Grizzo e del primo cittadino di San Vito al Tagliamento Antonio Di Bisceglie, Riccardi ha voluto sottolineare il peso che attività come queste contribuiscono a dare al sistema salute del Friuli Venezia Giulia. “La presenza di un elevato numero di sindaci all’iniziativa di quest’oggi – ha detto il vicegovernatore – dimostra innanzitutto la validità che questo sistema venga amministrato dai Comuni insieme all’Aas5. La rete di protezione sociale è un elemento di fondamentale importanza all’interno della nostra società, con il quale superare un assistenzialismo che non funziona. Centri come questo di San Vito al Tagliamento, in cui l’agricoltura diventa uno strumento di inclusione sociale, permettono quindi di far crescere il territorio; inoltre il centro di documentazione diventa un collettore di buone pratiche capace di generare confronto e di far nascere nuove idee a favore del sistema e delle persone”. Dal canto suo l’assessore Zannier si è soffermato sul valore che l’agricoltura è in grado di generare, sia sotto il profilo economico che umano e sociale. “Ciò che viene svolto in questo centro – ha detto l’assessore regionale – ha un duplice valore: è innanzitutto un’attività agricola con tutti i crismi che da un lato crea reddito derivante dalla produzione locale e, dall’altro, ha il merito di risolvere i problemi di disagio. In questo modo l’attività di impresa forma operatori che si sentono parte di un sistema produttivo e non di tipo assistenziale. Sotto il profilo normativo, la Regione – ha ricordato Zannier – attraverso Ersa, ha iniziato il percorso per la definizione dei confini operativi di chi opera in questo settore”.