Economia: Bini, burocrazia e pressione fiscale bloccano crescita Paese
“Quello del Friuli Venezia Giulia è un bilancio sano che ci ha permesso di avviare investimenti per 319 milioni di euro. Ma, accanto ai soldi, è necessario potersi liberare da zavorre quali burocrazia e pressione fiscale che rischiano di lasciare questa regione e questo Paese al palo”. Lo ha affermato oggi a Villa Frova di Caneva (Pordenone) l’assessore Fvg alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, partecipando alla presentazione del libro “I sette peccati capitali dell’economia italiana” dell’economista Carlo Cottarelli. Organizzata in collaborazione con l’associazione Parole in Movimento e l’emittente Il 13, il volume pone l’attenzione sugli elementi che, al momento, bloccano la crescita del Pil nella nostra Nazione. Alla presenza dell’autore del volume. del sindaco di Caneva, Andrea Gava, e del moderatore dell’incontro, il giornalista Gigi Di Meo, Bini ha posto l’accento sulla necessità di considerare le imprese come attività friendly e non come fonte da tassare. “In questo momento è difficile far capire – ha detto Bini – che il motore dell’economia sono le imprese e che gli imprenditori, con le loro attività, generano ricchezza, posti di lavoro e salari per i propri dipendenti. Il Paese – ha aggiunto l’assessore – ha bisogno di tornare laddove si trovava diversi anni fa, diventando trainante per l’economia del continente. Invece ora, anno dopo anno, ci stiamo impoverendo a prescindere dai colori politici, anche a causa di una mancata meritocrazia che dovrebbe consentire di mettere le persone giuste al posto giusto”. “È arrivato il momento in cui la buona politica, gli imprenditori e i corpi intermedi – ha sottolineato Bini – si diano una scossa ridestando le coscienze critiche e, responsabilmente, scendano in campo”. Analizzando i peccati capitali così come tratteggiati da Cottarelli, Bini si è soffermato su burocrazia e pressione fiscale, definite “zavorre che non ci permettono di correre alla pari con competitori liberi da questi fardelli che bloccano la crescita del nostro Paese”. Guardando al Friuli Venezia Giulia, l’esponente della Giunta Fedriga ha ricordato il buon stato di salute del bilancio, “capace di generare cassa con la quale possiamo indebitarci attualmente per 319 milioni di euro in grado di attivare nuovi investimenti”.