Confagricoltura annuncia la prima edizione del “Premio nazionale per l’innovazione”
«L’innovazione incentiva e genera la ricchezza di un settore. Occorre investire nella modernizzazione delle infrastrutture e nella diffusione delle più avanzate tecnologie per rendere le imprese agricole più competitive, aumentare la produttività e ridurre i costi di produzione; con l’obiettivo di contribuire a una sempre maggiore sostenibilità ambientale e sociale e per garantire la qualità e la tracciabilità dei prodotti». Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, annunciando la prima edizione del “Premio nazionale per l’innovazione”.
Il Premio, indirizzato a tutte le aziende agricole che abbiano sviluppato o implementato negli ultimi tre anni soluzioni innovative, prevede tre categorie: Nuove frontiere (innovazioni tecnologiche relative a processi, prodotti e servizi, applicati a livello di impresa); Reti, filiere (soluzioni innovative intraprese tra due o più attori); Smart land, Smart city (innovazioni che mettano in relazione le aree rurali con quelle urbane e progetti capaci di unire arte, turismo e cultura, creando sinergie fra la dimensione agricola e quella culturale nelle sue varie forme).
Il bando e il regolamento sono disponibili su www.confagricoltura.it, nella sezione “Premio innovazione” e le domande di partecipazione potranno essere presentate online, entro il 28 febbraio 2019, direttamente nel sito. Le candidature saranno selezionate da una Giuria composta da autorevoli rappresentanti del mondo imprenditoriale, istituzionale e accademico, e la premiazione avverrà ad aprile, in uno specifico evento celebrativo. Le imprese vincitrici avranno anche la possibilità di partecipare a una serie di iniziative ed entreranno a far parte della “Rete delle imprese agricole innovative” diventando testimonial ufficiali di Confagricoltura.
«In questo modo – ha aggiunto il presidente di Confagricoltura Fvg, Claudio Cressati – vogliamo mettere in luce il ruolo, troppo spesso ancora sottovalutato, degli imprenditori agricoli come motore dello sviluppo economico del territorio in cui operano, dando particolare attenzione anche al tema della bioeconomia e dell’economia circolare. Il riconoscimento, diretto alle imprese agricole, nasce per mettere in luce l’ampia e articolata offerta di soluzioni tecnologiche, di prodotto, di processo e organizzative che esse adottano».