Terza corsia: dimezzati gli infortuni (tutti lievi) sul lavoro
Il cantiere per la costruzione della terza corsia del terzo lotto è sicuro. E i numeri lo confermano: nel secondo semestre gli infortuni si sono più che dimezzati rispetto al primo semestre del 2018, passando dagli undici registrati nei primi sei mesi ai cinque avvenuti da luglio a dicembre. In totale sono stati 20 dall’inizio del cantiere – 7 febbraio 2017 -, la maggior parte di questi di portata lieve. Numeri che hanno un’incidenza molto bassa se si pensa che quotidianamente sul cantiere operano più di 300 persone contemporaneamente (circa 2.600 sono quelle autorizzate ad entrare), e che in totale sono 470 le imprese autorizzate con un numero di 2.850 mezzi operativi in azione sul cantiere. Un risultato ottenuto soprattutto grazie a controlli periodici e certosini a cui sono sottoposte le ditte esecutrici. Vero cuore di questa attività, fatta di sopralluoghi e verifiche sul campo e non solo (ad esempio sui macchinari, sul personale addetto e sulle attrezzature utilizzate dai lavoratori), è l’ufficio del coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione (Cse) – staff dell’unità organizzativa del responsabile della sicurezza. L’ufficio è composto da sei risorse qualificate che operano secondo i dettami normativi dell’articolo 92 del Decreto Legislativo n. 81/08 (titolo IV del “Testo Unico” sulla salute e sicurezza sul lavoro).
I compiti e gli obblighi
Il team, in particolare, si accerta che le imprese presenti in cantiere rispettino gli obblighi sanciti dal titolo IV del Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro e le disposizioni contenute nel piano di sicurezza e coordinamento annesso al contratto di appalto. I componenti del team sono chiamati a verificare la corretta applicazione delle procedure di lavoro contenute nei piani operativi di sicurezza di ogni impresa, verificare se impalcature, ponteggi ed opere provvisionali vengono erette secondo i relativi documenti di sicurezza e se queste sono posizionate correttamente, anche per non intralciare la vicina circolazione dei mezzi che transitano sull’autostrada e sulla viabilità pubblica interferente. A ogni sostituto e assistente viene affidata una delle tre aree in cui è stato diviso il terzo lotto. In particolare, i collaboratori verificano che gru e mezzi di sollevamento siano dotate dei documenti obbligatori di sicurezza (dichiarazione di conformità, registro manutenzione) e che siano in regola con la documentazione che attesta l’ottemperanza alle verifiche annuali e trimestrali imposte per legge. Inoltre, durante le azioni di controllo viene regolarmente controllato che il personale sia dotato di tesserino di riconoscimento specifico del cantiere. Tutti i dati riferiti a personale e mezzi sono registrati su una piattaforma che deve soddisfare il protocollo della legalità, cosicché siano consultabili in ogni momento dalle prefetture di Venezia e Udine e dagli organi di vigilanza preposti al controllo. Eventuali inadempienze riscontrate vengono prima sottoposte a ulteriori verifiche, poi verbalizzate e quindi comunicate al Responsabile unico del procedimento, alla direzione lavori e alle imprese interessate e, nel caso in cui dovesse riscontrarsi una situazione di “pericolo grave ed imminente”, il Cse ordina la sospensione temporanea dei lavori che possono riprendere solo ad avvenuto ripristino delle condizioni di sicurezza. Infine, specie in occasione di lavorazioni notturne che impongono la chiusura dei tratti autostradali, il Cse promuove il coordinamento tra la concessionaria, l’ufficio della direzione lavori, il contraente generale e le imprese esecutrici organizzando le attività da svolgersi, al fine di minimizzare le interferenze tra i soggetti coinvolti eliminando o riducendo al minimo eventuali rischi. L’ufficio, insomma, è un vero e proprio organo che, attraverso azioni di coordinamento e controllo puntuali e programmate, verifica che gli obblighi vengano rispettati, con funzioni anche ispettive. Il tutto a vantaggio della sicurezza sul lavoro.