Conficoni, per maltempo 2018 al Veneto 900 milioni, niente al FVG
(ACON) Trieste, 15 feb – COM/RCM – “Mentre il Veneto di Zaia procede a ritmo incalzante nei confronti del Governo nazionale, difendendo le proprie istanze senza esitare ad alzare la voce, il Friuli Venezia Giulia guidato da Fedriga è ancora fermo al palo”. A dirlo è il consigliere regionale del Pd Nicola Conficoni, commentando l’annuncio del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che il Veneto riceverà dallo Stato ulteriori 900 milioni di euro per fronteggiare gli ingenti danni causati dal maltempo a ottobre 2018. “Non sappiamo se avremo o meno i soldi per i danni del maltempo, ma sappiamo che in questo momento c’è poco o nulla mentre intere comunità in ginocchio ancora aspettano. Eppure anche la nostra montagna, come quella veneta duramente colpita dalla forte ondata di maltempo di fine ottobre, merita certezze. Ma dopo quello che è stato quasi un carosello, dove il presidente Feriga e l’assessore Riccardi hanno vantato i 6,5 milioni assegnati dallo Stato, non abbiamo saputo più nulla se non che i danni complessivi, calcolati dalla Protezione civile FVG, superano i 600 milioni”. Inoltre, Conficoni ricorda come “nel 2003, a seguito dell’alluvione che colpì la Valcanale, la Regione fu capace di coprire l’intera somma stimata dei danni, 500 milioni, ottenendone la metà dallo Stato e stanziando con fondi propri l’altra metà. Evidentemente, quello che manca a Fedriga è proprio la capacità di ottenere qualcosa che vada oltre l’ordinario. Lo sta dimostrando con la questione maltempo, così come con gli accordi finanziari con lo Stato, per i quali sentiamo per ora solo proclami. “Per il maltempo – continua Conficoni -, a oggi le risorse stanziate non raggiungono un decimo degli ingenti danni subiti. Per fare il punto della situazione sugli interventi già realizzati e quelli da finanziare, lo scorso novembre abbiamo chiesto la convocazione delle competenti Commissioni consiliari. Poiché, a maggior ragione dopo l’annuncio di Zaia, la situazione di indeterminatezza in cui versiamo è insostenibile, aspettiamo tempestive risposte concrete non solo sul versante dei ripristini ma anche su quello della prevenzione”.