Castello di Colloredo modello di allenza Pubbilco e Privato
“Gli interventi per la ricostruzione del mastio del castello di Colloredo di Monte Albano testimoniano che siamo la terra del fare: sono il simbolo di una grande alleanza tra interessi privati e pubblici che ha funzionato, in cui istituzioni, progettisti, imprese, maestranze hanno lavorato insieme per restituire al patrimonio comune del Friuli Venezia Giulia un complesso imponente che potrà diventare motore di sviluppo per la comunità collinare e per quella regionale”. Il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin è intervenuto così a Colloredo di Monte Albano alla consegna, all’interno del cantiere del castello, dei lavori del secondo lotto, che comporta un primo intervento di messa in sicurezza definitiva delle strutture in vista dell’esecuzione del recupero vero e proprio del mastio, cui si sta dando avvio. Alla cerimonia, con Zanin l’assessore alle infrastrutture Graziano Pizzimenti, accolti dal sindaco Luca Ovan e da Marco Chiapolino in rappresentanza della Comunità collinare. Il mastio, a pianta poligonale con corte interna, posto a sud est del complesso castellano era quasi del tutto crollato in seguito al terremoto del 1976 e le poche mura superstiti sono pericolanti. Databile intorno al 1300 è quasi certamente il nucleo originario del castello, ed è un fabbricato di grandi dimensioni – per una cubatura di quasi 40 mila metri – pari quasi al resto del complesso in via di recupero, escludendo l’ala della Comunità Collinare già recuperata negli anni ’90. “La Regione in quest’opera ha creduto eticamente, storicamente e materialmente, con un investimento complessivo di circa 36 milioni di euro – ha sottolineato ancora Zanin – e il Consiglio regionale rivolge il suo grazie, a nome della comunità regionale, a quanti a ogni livello hanno operato con intelligenza e perseveranza per riconsegnare a questa terra un manufatto che parla della grandezza del Friuli e che è simbolo della ricostruzione dopo il terremoto”. La conclusione dei lavori, prevista entro un anno, rappresenterà la conclusione della ricostruzione. “La sfida che ora ci attende – ha concluso Zanin, condividendo gli auspici del sindaco Ovan – è quella di saper pensare insieme con tutti gli attori del suo recupero e in maniera innovativa come far vivere questo contenitore perchè davvero sia motore di sviluppo”.