Riunione delle consulte Medio Friuli, Colline occidentali e Sinistra Torre: illustrati bilancio e opere ai consorziati
CONSULTE TERRITORIALI – Riunione delle consulte Medio Friuli, Colline occidentali e Sinistra Torre: illustrati bilancio e opere ai consorziati
Al bilancio di 17 milioni di euro partecipa per la metà la contribuenza dei consorziati. Canoni invariati.
Irrigazione e approvvigionamento idrico, cambiamenti climatici, difesa idraulica e salvaguardia del territorio, opere e investimenti a favore della comunità e degli agricoltori. Sono i temi toccati a Mortegliano nell’affollata riunione delle tre consulte territoriali Medio Friuli, Colline occidentali e Sinistra Torre (nove in tutto quelle del comprensorio gestito dal Consorzio di Bonifica Pianura Friulana) che si è tenuta in Municipio, alla presenza dei vertici dell’ente consortile, dell’assessore regionale alle risorse agroalimentari, forestali e ittiche, Stefano Zannier, e del sindaco ospitante, Alberto Comand.
CONSULTE TERRITORIALI: PRIME IN ITALIA
Prezioso strumento di informazione e partecipazione dei consorziati all’attività del Consorzio di Bonifica, alle Consulte – di cui fanno parte i sindaci e i nominati dal consiglio dei delegati – vengono illustrati periodicamente la situazione economica finanziaria dell’ente e il programma di lavori in programma e in itinere. “Non esistono in Italia altri consorzi che abbiano percorso questa strada – ha aperto la riunione la presidente dell’ente Rosanna Clocchiatti -, da noi scelta per essere più vicini possibile al territorio tramite organi consultivi “sentinella”. Abbiamo tenuto fermi, vista la sofferenza di alcune aziende e la situazione economica generale, i canoni irrigui degli utenti, la cui contribuenza vale 9 milioni di euro su 17 milioni di entrate correnti, sopperendo in parte con la produzione dell’energia elettrica dei nostri impianti, pari a oltre 2 milioni di euro”. Di piena soddisfazione l’importante collaborazione con la Regione e i rapporti con le amministrazioni comunali del territorio, con le quali c’è piena sintonia nell’affrontare le problematiche di comune interesse che riguardano il territorio e le comunità insediate.
IL BILANCIO
Il direttore generale Armando di Nardo ha illustrato il bilancio del Consorzio evidenziando la attendibilità e la congruità delle diverse cifre, frutto di un esame rigoroso delle necessità di spesa, e di un lavoro di revisione delle diverse voci di bilancio, in particolare quelle relative ad annualità pregresse. Il bilancio pareggia con 17 milioni di euro, cifra alla quale i consorziati partecipano per il 53% con canoni rimasti invariati dal 2013, mentre la produzione di energia elettrica (che nel 2019 si prevede possa raggiungere i 19 milioni di kWh) è realizzata attraverso sei centrali idroelettriche e alcuni impianti fotovoltaici “costruiti tutti con fondi consortili, che assicura entrate superiori a 2 milioni di euro annui. A questo si aggiunga che, con la produzione di energia rinnovabile, si compensano i consumi energetici necessari per le attività consortili attraverso la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e quindi senza consumo di risorse e distruzione di materie prime del territorio”. Dal prossimo anno, grazie ad una riforma regionale fortemente voluta dal consorzio, verrà introdotto il bilancio economico-patrimoniale già utilizzato da imprese e società private. Un bilancio quindi, con cui si attuano gli scopi fondamentali del consorzio, ossia quelli di assicurare la sicurezza idraulica, il lavoro e il reddito alle aziende agricole, alle imprese del territorio e ai suoi 120 dipendenti.
PROGRAMMA LAVORI, oltre 100 le opere nel prossimo triennio
Il direttore generale aggiunto Stefano Bongiovanni ha illustrato il programma annuale e triennale dei lavori, circa un centinaio, per un importo complessivo di decine di milioni di euro. I progetti, la maggior parte dei quali dispone già della copertura finanziaria, riguarderanno sia l’irrigazione che la bonifica e gestione idraulica del territorio. Per quanto riguarda l’attività tecnico-progettuale, si è ricordato che il Consorzio non riceve alcun contributo dallo Stato o dalla Regione per la gestione o il ripiano delle passività. I finanziamenti vengono erogati al Consorzio, infatti, unicamente per la realizzazione di opere che diventano proprietà dell’ente finanziatore e servono a coprire le spese tecnico-amministrative che l’ente sostiene per la loro realizzazione. Un programma di interventi di assoluta rilevanza che riguarda vaste aree del comprensorio consortile e che si accompagna agli interventi di manutenzione delle opere in gestione eseguite con fondi di bilancio.
Assessore ZANNIER su presa di Cavazzo: “preparare interventi che garantiscano disponibilità di risorsa idrica”
“Con la Finanziaria di quest’anno – ha chiuso l’assessore regionale Zannier – si è scelto di intervenire con mutuo che ci consente di garantire un’anticipazione immediata e una quota di bilancio costante nel tempo per i prossimi anni, pari a 5 milioni di media annua in conto capitale per le manutenzioni, per un totale di 17,5 milioni di euro. C’è infatti una doverosa attenzione verso questo importante settore. La piovosità che oggi si concentra in pochi eventi, spesso violenti, ha cambiato le nostre risorse idriche”. L’assessore ha toccato anche il delicato tema della presa dallo scarico del lago di Cavazzo, che potrebbe risolvere buona parte dei problemi di approvvigionamento idrico dal Tagliamento, in una regione che sta sempre più evidenziato fenomeni inediti di siccità. Un’opera di cui si parla da decenni, il cui finanziamento va ricercato però a livello ministeriale o europeo, come ha precisato Zannier, consigliando di portare l’opera “già a una fase progettuale completa, e quindi immediatamente cantierabile, per poter accedere più agevolmente ai fondi a disposizione”.